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Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano

  • Complesso di fondi
  • Estremi cronologici: 1793 - 2004
  • Storia archivistica:
    NOTE ARCHIVISTICHE
    L'ingente mole di materiale archivistico, ora conservato presso la Biblioteca Nazionale del C.A.I. sita in Salita al C.A.I. Torino n.12 Monte dei Cappuccini, Torino, è stata oggetto di un censimento da parte della Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta durante l'anno 2002, quando ancora la sede della biblioteca era ubicata in via Barbaroux n.1, in Torino.
    Tale censimento, che rispondeva all'esigenza di quantificare la documentazione con una prima sommaria identificazione, è proseguito con la redazione di un elenco di consistenza del materiale, a cura di Marina Brondino, eccezion fatta per quei gruppi documentari che hanno accresciuto l'archivio in fasi successive al 2002. In seguito, al fine di rendere accessibile e consultabile l'archivio si è proceduto all'affidamento di un incarico di riordino dell'intero archivio alla sottoscritta Enrica Caruso, che, iniziato nel luglio 2004, ha avuto termine nel dicembre 2009. L'intero intervento è stato finanziato dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta.

    Il lavoro di riordino è stato preceduto da una ricognizione del materiale dopo il suo trasloco nella sede attuale.

    Al momento della ricognizione i vari fondi archivistici erano collocati in scaffali compacti, nella sala di consultazione della biblioteca al piano terreno, e in armadi metallici, nella sala di deposito del seminterrato. In questa seconda ubicazione trovava posto il fondo archivistico della biblioteca, costituito per la maggior parte da registri e cataloghi.

    Ad una prima panoramica la documentazione si presentava in modo assai disordinato: è apparso subito evidente che il riordino sarebbe stato alquanto complesso perché non erano chiare eventuali relazioni tra i diversi produttori di fondi archivistici (enti e individui) e non si evidenziava alcuna struttura archivistica; il materiale era condizionato parte in scatole, parte in buste e fascicoli sciolti, parte privo del tutto di condizionatura. Anche all'interno dei fascicoli le carte erano disomogenee e non sempre il contenuto corrispondeva all'indicazione del titolo sul fascicolo. Lo stato di confusione era accresciuto anche dal fatto che, oltre ai traslochi, le carte erano arrivate alla biblioteca in più riprese e in modi diversi: in parte acquistate dalla biblioteca stessa presso librerie antiquarie, in parte donate dal C.A.I. Sezione di Torino, in parte donate da singoli individui o eredi di soci C.A.I. Questi ultimi, inoltre, poiché avevano spesso ricoperto cariche amministrative all'interno dei vari organi del C.A.I., avevano mescolato al loro archivio personale le carte derivanti dalle cariche istituzionali, contribuendo, così, a rendere più difficile l'identificazione dei fondi.

    L'intervento di riordino è iniziato quindi dall'individuazione di tutti i fascicoli descritti nell'elenco di consistenza del 2002; è proseguito con la verifica del contenuto di quei fascicoli che ancora recavano l'intestazione originaria o presentavano scritte utili a fornire indicazioni sulla provenienza delle carte e sull'ordine delle medesime all'interno di eventuali fondi di appartenenza; successivamente, dopo la lettura delle carte e la creazione di gruppi omogenei sulla base dell'ente o individuo produttore, sono stati smistati i documenti di più incerta provenienza, descritti o meno nell'elenco di consistenza, per ricondurli ai fascicoli già individuati.

    L'intervento di riordino e inventariazione, in seguito alla costituzione di singole unità archivistiche, è proceduto con la schedatura informatizzata del materiale, mediante l'applicativo Sesamo versione 4.1, prodotto dalla Regione Lombardia.

    La scheda informatizzata delle unità archivistiche rileva i seguenti dati:
    Classificazione e denominazione
    Titolo
    Segnatura provvisoria e definitiva (che nel caso dei carteggi corrisponde alla segnatura originaria, cioè alla posizione di ciascuna lettera all'interno dell'elenco di Giuseppe Garimoldi che ne forniva la descrizione)
    Descrizione del contenuto
    Data topica (per i soli carteggi)
    Estremi cronologici
    Note (con eventuali segnalazioni sullo stato di conservazione delle carte e segnalazioni di lacune cronologiche superiori ai dieci anni).

    Si segnala che i toponimi rilevati sono stati trascritti così come trovati e non nella loro forma attuale (es.: Fresnay ora Frêney, Peteret ora Peuterey, Valtournanche ora Valtournenche)

    All'interno dei fascicoli le carte sono riordinate per anno.

    Successivamente alla fase di schedatura si è iniziato il condizionamento in fascicoli e buste. Le buste così costituite possono essere formate da un'unica unità archivistica (fascicolo) oppure raggruppare più fascicoli. La numerazione dei fascicoli è progressiva per l'intero Complesso di fondi della Biblioteca Nazionale del C.A.I., così come quella delle buste.
    Talora il fascicolo presenta delle sottounità di documentazione omogenea condizionate in camicie di carta barriera non acida. Camicie della medesima carta sono state utilizzate anche per conservare documenti e lettere antiche a rischio di conservazione.

    I CARTEGGI, IL FONDO MARIO FANTIN, IL COMPLESSO DI FONDI C.A.A.I CLUB ALPINO ACCADEMICO ITALIANO
    I Carteggi
    Un nucleo assai rilevante di documentazione, che merita un discorso a parte, è costituito dai carteggi. Conservato in contenitori rigidi marroni con aletta sul lato lungo, attualmente inventariato nel Complesso di fondi Carteggi, tranne casi specifici di cui si dà notizia più avanti, è formato da raccolte di epistolari di guide alpine, alpinisti, soci C.A.I. a partire dalla seconda metà del XIX secolo fino ai giorni nostri. I carteggi erano corredati da un elenco numerato delle lettere, redatto negli anni '90 del sec. XX da Giuseppe Garimoldi, ex responsabile della Biblioteca Nazionale del C.A.I. ed ex presidente della Commissione Centrale Biblioteca, con l'aiuto di Alessandra Ravelli, attuale responsabile della biblioteca; sull'elenco erano riportati mittente, destinatario, data topica e cronica, descrizione della tipologia del supporto, breve riassunto del contenuto della lettera (regesto). Altre raccolte di epistolari, invece, sono state trovate all'interno di fondi e raccolte personali e all'interno del Complesso di fondi C.A.I. Sezione di Torino: tali carte sono state lasciate all'interno del fondo originario di appartenenza, nel rispetto della ricostruzione del vincolo archivistico, e ivi descritte.
    Tutti gli elenchi originali di descrizione degli epistolari, sono raccolti in una busta e collocati all'interno del Complesso di fondi Biblioteca Nazionale del C.A.I. (classificazione 1.11 Appendice. Schedature antecedenti l'anno 2004).

    I carteggi descritti, attualmente collocati nel Complesso di fondi Carteggi (classificazione 1.6), sono i seguenti:
    -Carteggio Richard Henry Budden. Lettere nn. 1-38, 1871-1893, donato alla biblioteca da Toni Ortelli (classificazione 1.6.1);
    -Carteggio Luigi Cibrario. Lettere nn. 1-399, 1887-1909, donato alla biblioteca dagli eredi (classificazione 1.6.2);
    -Carteggio Casimiro Therisod-Giovanni Bobba. Lettere nn. 1-134, 1888-1921, donato alla biblioteca da Roberto Talanti (classificazione 1.6.3);
    -Carteggio W.A.B. Coolidge-Henry Ferrand. Lettere nn. 1-45, 1901-1904, acquistato dalla biblioteca presso una libreria antiquaria torinese (classificazione 1.6.4);
    -Carteggio Guido Rey-Emile Gaillard. Lettere nn. 1-133, 1912-1934, acquistato dalla biblioteca presso una libreria antiquaria torinese (classificazione 1.6.5);
    -Carteggio Armando Biancardi. Lettere nn. 1-1530, 1939-1996, donato alla biblioteca per disposizione dello stesso Armando Biancardi tramite Cesare Barbi (classificazione 1.6.6).

    Altri carteggi inventariati sono collocati, invece, nei seguenti complessi di fondi:
    -Corrispondenza tra membri della Sezione. Lettere nn. 1-117, 1873-1946 (classificazione Complesso di fondi 1.3 C.A.I. Sezione di Torino, serie 1.3.1 Amministrazione, sottoserie 1.3.1.4);
    -Fondo Francesco Ravelli. Lettere nn. 1-568, [1907]-1978, (classificazione Complesso di fondi 1.4 Fondi e raccolte personali, 1.4.7 Fondo Francesco Ravelli, dalla serie 1.4.7.1 alla serie 1.4.7.6);
    -Raccolta di lettere e carteggi. Lettere nn. 1-58, 1872-1934, (classificazione 1.5 Raccolta di documentazione, serie 1.5.8).

    L'intervento sui carteggi si è svolto a livello di ciascuna lettera: è consistito nella verifica dell'esattezza dei dati già forniti dagli elenchi di corredo sopraccitati, in particolar modo sono state controllate la data topica e cronica, apportando le opportune correzione laddove necessario. Si è invece creato ex novo un indice di tutti i toponimi presenti nei carteggi, uniformando gli stessi toponimi sotto un unico lemma (es. Monviso) quando presenti in forme diverse (es. Viso).
    Le lettere all'interno dei carteggi erano disposte, nella maggior parte dei casi, in ordine cronologico. Alcuni carteggi presentavano su ciascuna lettera una segnatura corrispondente alla loro posizione nell'elenco. Nei casi in cui la correzione di una data ha determinato lo spostamento della lettera rispetto all'elenco, si è privilegiato l'ordine cronologico se priva di segnatura, se con segnatura si è rispettata la posizione in elenco.

    I carteggi risultano, così, ordinati in prevalenza secondo l'ordine cronologico (giorno, mese, anno) eccetto il Carteggio Luigi Cibrario e il Carteggio Armando Biancardi.

    Il Carteggio Luigi Cibrario (composto da 399 lettere) è riordinato secondo segnatura. Le lettere infatti sono state ritrovate già numerate e descritte ancor prima dell'intervento di Giuseppe Garimoldi, che in questo caso si è limitato a verificare l'attendibilità della descrizione. La numerazione evidenziata sulle lettere è stata apposta con timbro a inchiostro impresso da personale della biblioteca ed è quindi precedente all'odierno intervento di riordino. Oltre al numero, che compare nell'angolo in alto a destra del documento e sul verso del medesimo, è impresso anche il timbro della biblioteca.

    Il Carteggio Armando Biancardi (composto da 1.530 lettere) è riordinato in fascicoli secondo le lettere alfabetiche (es. Corrispondenti lettera A), all'interno dei quali sono collocate camicie bianche di carta barriera, intestate ai singoli corrispondenti in ordine alfabetico, contenenti una o più lettere del medesimo corrispondente. In alcuni casi è invece prevalso l'ordine logico o cronologico .
    Ogni qualvolta nelle lettere del carteggio è citato l'articolo "La storia (o "Storia…") dell'alpinismo torinese" è da intendersi Armando Biancardi, Cento anni di alpinismo torinese (1863-1963) in Scàndere 1963, anno XV, Club Alpino Italiano Sezione di Torino.

    Una parte delle lettere presenti nel Carteggio Guido Rey - Emile Gaillard è stata ritrovata successivamente all'elenco compilato da Giuseppe Garimoldi. La regestazione si deve ad Alessandra Ravelli, responsabile della biblioteca, che ha regestato, inoltre, parte del carteggio del Fondo Francesco Ravelli.

    Con l'intervento di riordino del 2009 tutte le lettere sono numerate in modo progressivo all'interno di ogni carteggio, fondo, raccolta; il numero è scritto a matita in alto a destra, o dove possibile, quando lo spazio in alto reca traccia della segnatura precedente. Molte lettere o cartoline postali si trovano in singole camicie (fogli bianchi ripiegati di carta barriera) per motivi di conservazione.

    Il Fondo Mario Fantin
    Un discorso a parte merita anche il Fondo Mario Fantin (classificazione 1.4.2) schedato e riordinato con la collaborazione di Antonella Artom.
    Il Fondo Mario Fantin è arrivato alla Biblioteca Nazionale del C.A.I. durante l'anno 2005 quando era già in corso il lavoro di riordino degli altri fondi.
    Questo materiale archivistico, insieme a numerose pubblicazioni ora nel deposito della biblioteca, rispecchia l'attività di alpinista, cineoperatore, fotografo e scrittore di Mario Fantin. Confluito poi nel C.I.S.D.A.E. (Centro Italiano Studio Documentazione Alpinismo Extraeuropeo ora affidato operativamente al Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi"-C.A.I. Torino, con delibera del Consiglio Centrale C.A.I. del 29 novembre 1980), è stato donato alla biblioteca dal Museo stesso.
    Le carte, molto disordinate, datate dalla metà del sec. XX al 1980 circa, erano conservate in 5 scatoloni giacenti a terra nella sala di consultazione della biblioteca, frammiste a pubblicazioni, negativi, schizzi, disegni topografici e a materiale archivistico posteriore al 1980 (anno della morte del loro produttore. Queste ultime carte sono state consegnate al C.I.S.D.A.E. in quanto non più pertinenti cronologicamente al Fondo Mario Fantin). I documenti erano sciolti, talvolta costituiti in fascicoli, con titoli raramente corrispondenti all'effettivo contenuto.
    Si è proceduto ad una ricognizione sulle carte sciolte al fine di separare i documenti antecedenti il 1980 da quelli successivi e di costituire fascicoli omogenei corrispondenti alle unità archivistiche schedate. Sono state poi create delle serie in base alle attività svolte da Mario Fantin e relative ai suoi campi di interesse. Per quanto riguarda le pubblicazioni e la filmografia si è proceduto all'individuazione dei titoli grazie all'ausilio di repertori bibliografici e delle pubblicazioni di Fantin presenti nella biblioteca stessa, messi a disposizione da Consolata Tizzani e Alessandra Ravelli.
    Si segnala che per quanto riguarda il Fondo Mario Fantin sono stati rinvenuti documenti inseriti nei libri donati alla biblioteca durante la catalogazione del Fondo Librario Mario Fantin. Poiché il ritrovamento è successivo al riordino del fondo archivistico, tali documenti sono stati lasciati all'interno dei libri e se ne fornisce di seguito un breve elenco con indicazione della loro collocazione nella seguente sequenza:

    FONDO NUMERO INVENTARIO COLLOCAZIONE DESCRIZONE DOCUMENTO

    FAN 1 E 61 - A/1 Lettera
    FAN 9 E 61 - A/9 Lettera e indice
    FAN 76 E 61 - B/25 Ritagli
    FAN 91 E 61 - C/5.2 Appunti
    FAN 114 E 61 - D/3 Cartolina
    FAN 126 E 61 - D/15 Fattura
    FAN 155 E 61 - E/13 Fotografia e biglietto
    FAN 166 E 61 - E/24 Ritagli
    FAN 239 E 61 - G/3 Lettera
    FAN 241 E 61 - G/5 Varie
    FAN 260 E 61 - G/24 Ritagli
    FAN 268 E 61 - G/32 Lettera
    FAN 291 E 62 - A/13 Biglietto
    FAN 306 E 62 - A/28 Biglietto
    FAN 341 E 62 - B/24 Ritagli
    FAN 343 E 62 - B/26 Varie
    FAN 359 E 62 - C/5 Ritagli
    FAN 401 E 62 - D/1 Estratto
    FAN 404 E 62 - D/4 Appunti
    FAN 527 E 63 - B/2 Fattura
    FAN 541 E 63 - B/16 Articolo rivista
    FAN 592 E 63 - C/28 Fattura
    FAN 597 E 63 - C/33 Biglietto con dedica dell'autore
    FAN 599 E 63 - C/35 Biglietto con dedica dell'autore
    FAN 637 E 63 - D/30 Raccolta di appunti dattiloscritti
    FAN 640 E 63 - D/33 Due fogli
    FAN 641 E 63 - D/34 Ritaglio con indirizzo
    FAN 649 E 62 - F/4 Ritagli
    FAN 656 E 62 - F/11 Bolla di consegna
    FAN 658 E 62 - F/13 Lettere Fantin/editore
    FAN 929 E 64 - C/32 Lettera


    Il Complesso di fondi C.A.A.I. Club Alpino Accademico Italiano
    Il Complesso di fondi C.A.A.I. Club Alpino Accademico Italiano (classificazione 1.7) è stato riordinato con incarichi e modalità differenti.
    Il materiale archivistico del C.A.A.I. (classificazione 1.7.1 - 1.7.2) è stato riordinato nel 2004 da Antonella Lombardo in occasione della mostra per celebrare i cento anni della nascita del Club Alpino Accademico Italiano, Torino, Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi", 9 ottobre -14 novembre 2004. A seguito di quell'intervento non è stato prodotto un vero e proprio inventario, ma soltanto una schedatura realizzata su database Excel, di cui copia cartacea era conservata in biblioteca. La Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta, per uniformità con gli altri fondi e raccolte della biblioteca, ha deciso di affidare alla sottoscritta Enrica Caruso la revisione della schedatura suddetta, la ridigitalizzazione dei dati con il database Sesamo versione 4.1, il ricondizionamento delle carte e, inoltre, di procedere col riordino del Fondo Giovanni Rossi (classificazione 1.7.3), rimasto escluso dalla schedatura del 2004. Il fondo è composto da 4 fascicoli versati in tempi differenti da Giovanni Rossi, ex presidente del C.A.A.I., alla Biblioteca Nazionale del C.A.I. con lettere e mail di accompagnamento.
  • Redazione e revisione:
    Caruso, Enrica, 30/05/2005, riordino
  • Bibliografia:
    Commissione per il Centenario, Milano 1963, 1863-1963. I cento anni del Club Alpino Italiano
    Giulio Bolaffi editore, Torino 2002, Catalogo Bolaffi dei grandi alpinisti piemontesi e valdostani
    Audisio Aldo, Ravelli Alessandra, La Montagna al monte: area documentazione Museomontagna, Biblioteca Nazionale C.A.I. e raccolte di documentazione Museomontagna, insieme a Torino al Monte dei Cappuccini, Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi", Torino 2003
    Garimoldi Giuseppe, Ravelli Alessandra, Il laboratorio dell'alpinismo. Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, Cahier Museomontagna, n.126, Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi", C.A.I. Sezione di Torino, Torino 2001
    Audisio Aldo, Mantovani Roberto, AA.VV., Viaggio alle montagne del mondo. Mario Fantin. La grande avventura della documentazione, Cahier Museomontagna, n.133, Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi", C.A.I. Sezione di Torino, Torino, 2002
    Rabbi Corradino, Ravelli Alessandra, Alpinismo. Un secolo di Club Alpino Accademico Italiano, Cahier Museomontagna, n.144, Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi" e Club Alpino Italiano Sezione di Torino, Torino 2004
    Mingardi Gastone, L'opera di Mario Fantin. Bibliografia, filmografia, spedizioni, Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi", C.A.I. Sezione di Torino, Torino 2005
    La Magdeleine. Storia, cronache, personaggi, tipografia La Vallée, 1992