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Scuola Nazionale di Alpinismo Giusto Gervasutti (1948 - ), Torino

  • Ente
  • Sede: Torino
  • Estremi cronologici: 1948 -
  • Intestazioni:
    Scuola Nazionale di Alpinismo Giusto Gervasutti (1948 - ), Torino
  • Altre denominazioni: Scuola Nazionale di Alpinismo Giusto Gervasutti
  • Di scuole di alpinismo a Torino si comincia a parlare all'inizio di questo secolo. Dapprima è il gruppo studentesco S.A.R.I., poi confluito all'interno della Sezione di Torino, ad organizzare un corso di scalata che accanto alle uscite pratiche prevede delle lezioni di cultura alpinistica. Nel 1905 viene fondata presso la Sezione di Monza la S.U.C.A.I. (Stazione Universitaria del C.A.I.) con l'intento di raccogliervi gli studenti universitari. La fuga di giovani verso la S.U.C.A.I. non è gradita alla Sezione di Torino. La contesa tra i due gruppi dura molti anni fino a che nel 1927 l'arbitrato del Segretario del Partito Fascista decreta essere la S.U.C.A.I. l'unica organizzazione di giovani alpinisti universitari. Con questa decisione scompare la scuola della S.A.R.I., ma tre anni dopo una seconda direttiva del Partito Fascista capovolge la situazione. Viene infatti deciso che tutti gli iscritti alla S.U.C.A.I. passino ai G.U.F. (Gruppi Universitari Fascisti) e questi facciano capo alle locali sezioni del C.A.I.. In questo modo l'organizzazione dei gruppi giovanili risulta nuovamente decentrata e ciò favorisce la nascita di molte iniziative. Inoltre il desiderio del regime di favorire la pratica dell'alpinismo e in generale la frequentazione della montagna intesa come scuola di ardimento permette l'organizzazione di manifestazioni finanziariamente agevolate fra cui le "Settimane Alpinistiche". Vede la luce anche un progetto di "Scuola di arrampicamento" che nel 1932 si tiene al Rifugio Bezzi in Valgrisenche e in cui gli istruttori sono Renato Chabod, G. De Rege, Dubosc, Revelli, Antoldi, gli stessi nomi impegnati nella S.A.R.I. fino a pochi anni prima. Negli stessi anni lo Stato Maggiore conscio dell'importanza di un addestramento specifico delle truppe all'ambiente alpino istituisce ad Aosta la Scuola Militare Alpina e ben presto all'interno del C.A.I. viene creata una commissione (Commissione Centrale di Vigilanza e Coordinamento delle Scuole di Alpinismo) con il preciso obiettivo di uniformare il lavoro delle Scuole a precise direttive e in particolare "intonandolo con le necessità militari in genere e della Scuola Militare di Aosta in particolare". Nel 1938 muore sulla sud del Triolet Gabriele Boccalatte e il corso G.U.F. di Torino assume il nome di Scuola di Alpinismo "Gabriele Boccalatte" e come Direttore è nominato Giusto Gervasutti. Molti istruttori sono Accademici, le lezioni teoriche sono tenute da illustri Professori, l'attività pratica prevede uscite invernali, anche con gli sci, ed estive con impegnative salite in montagna. Lo scoppio della guerra ostacola fortemente la Scuola, ma non ne blocca del tutto l'attività.
    Alla fine della guerra anche le scuole di alpinismo si riorganizzano. La Boccalatte conta 40 allievi nel 1947 e addirittura 50 l'anno successivo. Ma nel frattempo la base di potenziali praticanti la montagna è aumentata e un gruppo di giovani decide di fondare un'altra scuola. L'occasione è offerta loro dall'A.L.F.A. (Associazione Libertas Fascio Alpinisti) i cui dirigenti desiderano che i loro soci possano apprendere almeno i rudimenti della tecnica alpinistica. Come istruttori ci sono i fratelli Rosenkrantz, G. Dionisi, G. Mauro, i quali redigono lo statuto della Scuola; all'articolo primo leggiamo: "La Scuola di Alpinismo Giusto Gervasutti si è costituita per volontà dei soci del Club Alpino Italiano, in seno alla sottoscrizione A.L.F.A.… nel mese di gennaio 1948". Alla fine dell'anno dissapori con la dirigenza obbligano la Scuola ad uscire dall'A.L.F.A.. La soluzione naturale è confluire nella Sezione di Torino del C.A.I. dove però opera la Boccalatte. Segue un periodo di rapporti burrascosi che vede la fine della Boccalatte a causa della scomparsa del suo animatore G. Castelli e l'affermarsi definitivo della Gervasutti come scuola C.A.I. di Torino
    Sotto la ferma direzione di Giuseppe Dionisi la Scuola si struttura fortemente guadagnandosi sul campo grande fama di severità e determinazione, il livello delle salite effettuate con gli allievi è molto alto. Non mancano comunque le critiche. Addirittura la Scuola non accetta iscrizioni femminili e la cosa non è gradita a molti. Vi sono anche gravi incidenti, nel luglio 1966, nel corso di una uscita, G. Ribaldone e i suoi due allievi precipitano dal canalone Gervasutti al Tacul. In seguito a ciò vengono rivisti i limiti delle difficoltà ed istituito il terzo corso riservato agli allievi migliori.
    Nel 1970 Dionisi lascia la direzione della Scuola aprendo la porta all'ingresso di numerose novità. Dal regolamento spariscono i riferimenti all'educazione morale e spirituale degli allievi, le terribili sanzioni disciplinari vengono rimosse, la direzione della Scuola torna ad essere opera collegiale del Corpo Istruttori ed infine vengono riammesse le ragazze. Il 1974 vede la Scuola toccare due ambiti risultati: la prima donna istruttore Lucetta Locatelli e il premio Rossi-Volante istituito dall'Assesorato allo Sport del Comune di Torino, assegnato alla Scuola in riconoscimento dell'attività svolta nell'avviare i giovani alla pratica dell'alpinismo. Gli anni '70 sono anche gli anni della massima espansione della Scuola, i corsi vedono la partecipazione di oltre 40 istruttori e 100 iscritti per corso, inoltre la Direzione della "Gerva" assume l'onere della gestione, per il Piemonte, dei corsi regionali per Istruttori sezionali (gli attuali I.A.).

    Per le notizie relative alla Scuola è stato consultato il sito internet www.arpanet.it/caigerva
  • Redazione e revisione:
    Caruso, Enrica, 01/12/2009, riordino