SAN - Strumenti di ricerca online

Comunità di Montefalco

  • Fondo
  • Estremi cronologici: 1427 - 1860
  • Consistenza: 903
  • Storia archivistica:
    Come riferisce Silvestro Nessi nella sua introduzione all'inventario delle "Pergamene del Comune di Montefalco", l'archivio subì dispersioni in seguito alla distruzione del castello nel 1249 ad opera delle milizie di Federico II.
    In seguito durante il sacco del 1527 il patrimonio documentario subì ulteriori devastazioni (1).
    Allo stato attuale l'archivio storico preunitario è conservato presso il palazzo municipale; il documento più antico conservato è una pergamena del 1374 relativa ad un atto di concordia tra il vescovo di Spoleto ed il rettore dell'ospedale di S. Leonardo.
    Tale documento è parte del fondo diplomatico comunale, costituito da 46 unità inventariate e regestate da Silvestro Nessi nella pubblicazione citata.
    Il documento più significativo tra quelli oggetto del presente intervento, è lo statuto pergamenaceo redatto sotto il pontificato di Martino V (1417 - 1431), mentre il verbale della prima congregazione del Consiglio generale della comunità risale all'anno 1523.
    Il materiale documentario presenta nel suo insieme una discreta continuità cronologica.
    Dal censimento effettuato nel 1878 dalla Regia Soprintendenza agli Archivi si evince che da tale data a tutt'oggi non vi sono state dispersioni significative.
    Al momento dell'inizio dei lavori l'archivio si trovava in un locale sito all'ultimo piano del civico palazzo posto solo in parte su metalliche scaffalature ed in un armadio contenente tuttora la documentazione più antica.
    Buona parte dei registri delle riformanze, alcuni registri dei pubblici instrumenti, ed altri registri di varia natura (catasti antichi e registri contabili) sono stati oggetti di un intervento di restauro risalente al 1991.
    Le condizioni del rimanente materiale sono da considerarsi complessivamente discrete, salvo per la serie relativa agli atti civili e criminali prodotti dalla curia podestarile, dove si segnalano diversi registri fortemente deteriorati a causa dell'umidità.
    Il fondo è stato sistemato nel corso dell'intervento di ordinamento e inventariazione degli archivi di pertinenza del Comune di Montefalco, realizzato nell'ambito del progetto finanziato sia con i fondi ordinari della Regione Umbria, sia con i soldi dello Stato e dell'Unione Europea. Esito di tale intervento, effettuato da due archivisti coordinati da una funzionaria della Soprintendenza, è un inventario in Sesamo 4.1.

    1. SILVESTRO NESSI, Le pergamene del comune di Montefalco Inventario, Foligno 1967.
  • Contenuto:
    Il fondo della Comunità di Montefalco è composto da 903 unità divise in 685 registri, 148 buste, 49 unità documentarie e 21 fascicoli, che coprono cronologicamente dal 1427 al 1860.
  • Criteri di ordinamento:
    Le operazioni di riordinamento sono state effettuate nel pieno rispetto del principio di provenienza, ricollegando quindi i vari fondi documentari all'ufficio produttore. Sono state individuate 20 serie e 22 sottoserie; per ogni unità è stata individuata la serie di appartenenza, gli estremi cronologici, il condizionamento (busta, registro, etc.); per i registri sono stati segnalati la consistenza, cioè il numero delle carte, quando la cartulazione si presentava coeva, le dimensioni in millimetri, il tipo di coperta.
    Nel caso in cui era necessario, si è indicato anche lo stato di conservazione del documento.
    Il materiale prodotto nei periodi della Repubblica Romana e dell'Impero Francese è stato mantenuto in serie distinte per rispettare un modello di sedimentazione trovato nell'archivio frutto di interventi condotti in precedenza.
  • Redazione e revisione:
    Liberati Adalgisio, 10/02/2003, riordinamento ed inventariazione / Pennoni Laura, 10/02/2003, riordinamento ed inventariazione