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Pardi, Renzo, architetto, (Tarquinia 1926 - Perugia 2005)

  • Persona
  • Tarquinia (VT) 1926-01-18 - Perugia 2005-12-02
  • architetto
  • Intestazioni:
    Pardi, Renzo, architetto, (Tarquinia 1926 - Perugia 2005)
  • Renzo Pardi nacque il 18 gennaio del 1926 a Tarquinia, in provincia di Viterbo. Dopo la laurea in architettura, conseguita nel 1952 presso l'Università di Roma, nel 1955 vinse un concorso come funzionario delle Antichità e belle arti a Perugia e vi si trasferì, scegliendola come città di adozione. Divenne stretto collaboratore del Soprintendente Gisberto Martelli, del quale seguì le orme e i trasferimenti, dal momento che fu designato a succedergli prima a capo della Soprintendenza ai monumenti e alle gallerie dell'Umbria (1966-1974), e poi come Soprintendente della Lombardia (1974-1976). Nel 1976, poco dopo l'istituzione del Ministero per i beni culturali e ambientali (1975), Pardi fu nominato ispettore centrale presso il nuovo dicastero. Lasciò in anticipo l'attività lavorativa, presentando le proprie dimissioni nel 1985, per dedicarsi a tempo pieno allo studio dell'architettura e dell'arte medioevale soprattutto umbra e degli Ordini militari e ospitalieri e per affrontare la traduzione dal tedesco di saggi, relativi agli argomenti delle sue ricerche, conservati presso il Centro italiano di studi sull'alto medioevo di Spoleto e presso la Casa editrice Volumnia di Perugia, come egli stesso dichiarava in una nota autobiografica preparata per una pubblicazione (cfr. b. 26, fasc. 129). Tra gli interessi di questi anni occupano un posto degno di nota i viaggi, che hanno come meta prediletta il vicino oriente mediterraneo e i territori delle crociate. Le carte dell'archivio mostrano come tali viaggi fossero organizzati con cura meticolosa e vissuti come ulteriore occasione di studio per ampliare il bagaglio di conoscenze sulle diverse tipologie di testimonianze architettoniche medioevali. Come se dovesse tenere una lezione, Pardi preparava accuratamente l'itinerario e le tappe, raccoglieva e sintetizzava notizie storiche sui luoghi e sugli edifici che intendeva visitare e dei quali si impadroniva tracciandone i disegni (piante e sezioni) da verificare sul campo. Personalità di spicco nell'ambiente culturale perugino, nel 1997 Pardi ricoprì la carica di presidente della Società "Ariodante Fabretti", creata nel 1995 per promuovere iniziative e sostenere progetti a carattere culturale e sociale. Studi, viaggi, lezioni e convegni lo hanno impegnato fino alla morte, sopraggiunta a Perugia il 2 dicembre del 2005.
    Della brillante carriera professionale, che ha portato Pardi a Perugia, Milano e Roma, in verità ben poco rimane tra le sue carte: alcuni appunti, qualche lettera e fotocopia di leggi, relazioni attinenti a problematiche di consolidamento, la registrazione di missioni ispettive e documentazione presumibilmente connessa a un tardivo coinvolgimento in progetti di restauro. L'archivio trasmette soprattutto l'immagine dello studioso di architettura medioevale e del ricercatore appassionato, attento a ripercorrere e a schedare con metodica cura e secondo un criterio geo-cronologico, la storia degli edifici religiosi e civili europei ed extra-europei, in funzione di argomenti specifici sui quali concentrare la propria attenzione. È il caso, ad esempio, dell'architettura religiosa umbra, che è il filo conduttore di tutta la sua produzione scientifica, di quella templare e ospitaliera e della storia degli Ordini militari stessi, interesse forse alimentato dalla sua appartenenza al sodalizio del Grande oriente d'Italia. Le traduzioni dal tedesco, come del resto i viaggi, appaiono utili ad acquisire una sempre più ampia conoscenza dei temi che gli stanno a cuore. Per quanto riguarda la sfera del privato, l'archivio lascia appena affiorare i passatempi preferiti, qualche lettura, interessi e rapporti personali. Ecco che, in mezzo agli appunti e ai disegni, compaiono quasi sistematicamente ritagli della "Settimana enigmistica", insolita fonte di immagini e di esercizio mnemonico nel gioco dei monumenti da indovinare con l'aiuto di un cruciverba; e ancora appunti presi dalle famose regole del Chitarrella per lo scopone scientifico e ritagli di giornale che trattano di giochi di carte, mentre schemi di sistemistica occupano la seconda metà di quaderni e agende utilizzati per appunti di storia dell'architettura. La corrispondenza riusata poi, e le agende impiegate per miscellanee di appunti, rivelano un altro aspetto della sfera del privato che investe i problemi della quotidianità: l'impegno assunto dall'architetto come amministratore del proprio condominio.
    Scorrendo la bibliografia di Pardi, possono essere individuati due filoni principali di ricerca: la storia dell'architettura religiosa e civile umbra di età medievale e la storia dei Templari e degli Ospitalieri e delle loro testimonianze architettoniche.
    I primi lavori, riguardanti monumenti perugini e una delle chiese più importanti della sua città natale, vale a dire Santa Maria in Castello di Tarquinia, si ampliano ben presto con le indagini sugli edifici sacri umbri considerati nel più ampio contesto delle architetture religiose e civili medioevali italiane, europee e del vicino oriente. Le conoscenze acquisite attraverso il metodo sistematico di studio e le verifiche effettuate di persona nel corso dei viaggi costituiscono una solida base per analisi e lettura delle strutture, che gli permette di padroneggiare con grande sicurezza i confronti stilistici.
    Un convegno sui Templari, tenuto nel 1984, sembra che abbia segnato l'inizio del secondo filone di ricerca, dedicato alla storia degli Ordini militari e delle loro architetture. La Milizia del tempio e gli Ospitalieri rimangono presenza costante nei suoi interessi scientifici, mentre continua a dedicarsi allo studio dei monumenti religiosi in Umbria, ad approfondire le ricerche e le riflessioni intorno ad alcuni edifici sui quali ritorna più volte (San Salvatore di Spoleto, il Tempietto sul Clitumno, San Salvatore di Terni, San Bevignate a Perugia) e ad applicarsi alle traduzioni dal tedesco. In mezzo a questi temi impegnativi, Pardi effettua alcune escursioni verso argomenti particolari della storia dell'edilizia civile. Trovano spazio, così, pubblicazioni che trattano in maniera brillante e divertita dei servizi igienici attraverso i secoli e dei bagni pubblici, "edifici di devoto (e non) piacere", come li definisce in un articolo. Negli ultimi anni della vita, tra il 2000 e il 2005, con la partecipazione ad alcuni convegni organizzati dalla Fondazione Giordano, Pardi dedica la sua attenzione all'impiego del legno come materiale da costruzione nel corso dei secoli. Le relazioni prodotte in quelle occasioni sono state raccolte in un volume pubblicato postumo a cura di Antonio Borri (Perugia 2006).

    Buona parte delle notizie sono tratte dall'archivio dello studioso. Per una bio-bibliografia si veda il ricordo di G. Benazzi, "Renzo Pardi", in "Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria", CIII (2006), pp. 253-258.


    Bibliografia di Pardi:

    "La chiesa di S. Matteo in Perugia", in "Augusta Perusia", 18 (1956), pp. 3-7;
    "La chiesa di S. Benedetto in Perugia", in "Palladio", VII (1957), pp. 42-44;
    Recensione: Astengo Giovanni, "Assisi: salvaguardia e rinascita", in "Urbanistica", nn. 24-25 settembre 1958, pp. 10-132, estratto da "Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria", LVI (1960), pp. 3;
    "Nuovi rilievi della chiesa di Santa Maria di Castello a Tarquinia", in "Palladio", IX (1959), pp. 79-83;
    "Il Duomo di Orvieto e le condizioni di visibilità nel suo interno", in "L'Architettura", 1960;
    "Il restauro del Palazzo Papale di Orvieto", estratto da "Storia e arte in Umbria nell'età comunale. Atti del sesto convegno di studi umbri (Gubbio, 26-30 maggio 1968)", Centro di studi umbri presso la Casa di Sant'Ubaldo in Gubbio - Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Perugia, s.d., pp. 199-208, tavv.;
    Recensione: Nino Carboneri, "Ascanio Vitozzi, Un architetto fra Manierismo e Barocco", Roma, Officina Edizioni, 1966, pp. 241, fig. 207, estratto da "Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria", LXVI/I (1969), pp. 154-156;
    Recensioni: Umberto Nofrini, "Il Tempio di Bramante a Todi, con introduzione di Arnaldo Bruschi", in "Res Tudertinae", 11 (1970), pp. 115, fig. 16; Jurgen Zänker, "Die Wallfahrtskirche Santa Maria della Consolazione in Todi", Bonn Druck Rheinische Friedrich-Wilhelms-Universität, 1971, pp. 280, fig. 100, estratto da "Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria", LXIX/2 (1972), pp. 115-119;
    "L'abbazia di San Cassiano presso Narni", in "Palladio", XXI (1971), pp. 173-180;
    "Ricerche di architettura medievale religiosa in Umbria: integrazioni ed inediti", Perugia, Volumnia,1972;
    "Il restauro architettonico della chiesa di San Salvatore", in "San Salvatore ed altri monumenti restaurati dalla Cassa di Risparmio di Terni", Milano, Bestetti, 1974, pp. 25-70;
    "Gubbio medievale", estratto da "Settimane di studio del Centro italiano di studi sull'alto medioevo. XXI. Topografia urbana e vita cittadina nell'alto medioevo in Occidente" (Spoleto, 26 aprile - 1 maggio 1973), Spoleto, 1974, pp. 755-765;
    "Monumenti medievali umbri: raccolta di studi di architettura religiosa", Perugia, Volumnia, 1975;
    R. Pardi - F. Helg, "I problemi della utilizzazione dei vecchi edifici come Musei", corsi biennali per l'aggiornamento e per la preparazione professionale del personale direttivo dei Musei lombardi di enti locali o di interesse locale, Milano, 1975;
    "Evoluzione delle basiliche umbre dall'alto medioevo alla fine del secolo XII", estratto dal "Bollettino d'Arte del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali", 7 (1980), pp. 30;
    "La chiesa di San Salvatore in Terni. Nuovi studi e conferme", in "Spoletium", XXV (1983), pp. 6-21;
    "Il restauro di Santa Maria degli Angeli", in "Francesco il francescanesimo e la cultura della nuova Europa", Assisi, 1986, p. 139 sgg.;
    "Le chiese templari", in "Hiram", 7 (luglio 1986), p. 207 sgg.
    "L'architettura sacra degli ordini militari", in "Templari e ospitalieri in Italia", Milano, 1987, pp. 27-37;
    "Nuovi studi sull'Abbazia di S. Pietro in Valle di Ferentillo (Terni)", estratto da "L'Umbria meridionale fra Tardo-antico ed Altomedioevo. Atti del Convegno di studio (Acquasparta, 6-7 maggio 1989)", Acquasparta, 1989, pp. 49-59, tavv.;
    "L'architettura del Duomo di Foligno nel medioevo", in "Foligno A. D. 1201. La facciata della Cattedrale di San Feliciano", a cura di G. Benazzi, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 1993;
    "Questioni architettoniche irrisolte nell'Alta Valle del Tevere", in "Rotonda medievale di Città di Castello", a cura di F. Giovannetti, Città di Castello, 1994;
    "La spada e la croce. I castelli dei Templari in Medio Oriente", in "L'Ingegnere umbro", n. 6, VI (1997), pp. 15-19;
    "La chiesa di S. Francesco in Piediluco", in "Il Santuario di S. Francesco d'Assisi in Piediluco", Terni, Edizioni Thyrus, 1999, pp. 121-129, tavv.;
    "Le toilettes attraverso i secoli", in "L'Ingegnere Umbro", dicembre 1999;
    "Architettura religiosa medievale in Umbria", Spoleto, 2000;
    "Gli edifici di devoto (e non) piacere", in "L'Ingegnere Umbro", giugno 2001;
    "I segni della tradizione architettonica nella Dimora Storica", in "La dimora storica e i suoi valori simbolici. Atti del Forum - Perugia 25 maggio 2001", Perugia, 2002, pp. 14-26;
    "La dimora storica e i suoi valori simbolici. Atti del Forum - Perugia 25 maggio 2001", Perugia, 2002, pp. 49;
    "La chiesa templare di San Bevignate", in "L'Ingegnere Umbro", settembre 2002;
    "A proposito della chiesa di San Salvatore in Terni", estratto da "Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l'Umbria", C/II (2003), pp. 437-439;
    "Il legno: mezzo di costruzione e d'arte", in "L'Ingegnere Umbro", giugno 2003;
    "Architettura templare e crociata 1118/9-1314", Perugia, 2004;
    Traduzione: M. L. Bülst - Thiele, "Sacrae Domus Militiae Templi Hierosolymitani Magistri. Ricerche sulla storia dell'Ordine dei Templari 1118/9-1314. I Gran Maestri Templari", traduzione di R. Pardi, Perugia, 2004.

    Pubblicazioni postume:
    "Un materiale da costruzione e da espressione artistica attraverso la storia", in "Lignea Materia. Studi sulla conservazione e il restauro del patrimonio artistico e architettonico ligneo", a cura di A. Borri, Perugia, Quattroemme, 2006;
    "Edifici monumentali ad Orvieto nel Medioevo", in "Storia di Orvieto, II, Medioevo", a cura di G. M. Della Fina e C. Fratini, Orvieto, Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, 2007, pp. 279-321;
    è in corso di stampa un volume in onore di Renzo Pardi a cura di Neste Bovelli, contenente il saggio sulla chiesa di S. Alò di Terni e una bibliografia dello studioso.

    Dattiloscritti:
    si segnalano di seguito i dattiloscritti di saggi e relazioni rinvenuti nell'archivio, ad eccezione delle traduzioni, per le quali si rimanda alla serie specifica.

    Recensione a un volume sulla chiesa di S. Maria in Camuccia di Todi, s.d. (b. 7, fasc. 40)
    "La Villa Reale di Monza. Riflessioni e proposte", s.d. (b. 10, fasc. 63);
    Relazione sulla tutela, valorizzazione e funzione del centro storico di Perugia, s.d. (b. 15, fasc. 93);
    Relazione sulle problematiche dei centri storici minori dell'Umbria, s.d. (b. 15, fasc. 93);
    "Una città a misura d'uomo", s.d. (b. 15, fasc. 94);
    R. Pardi - F. Helg, "I problemi della utilizzazione dei vecchi edifici come Musei", corsi biennali per l'aggiornamento e per la preparazione professionale del personale direttivo dei Musei lombardi di enti locali o di interesse locale, 1975 (b. 2, fasc. 5);
    "Appunti di grammatica prestrutturale di G. Devoto" (ca 1975) (b. 17, fasc. 98);
    "Il tabernacolo dell'Esodo", 1989 (b. 12, fasc. 75);
    "Il castello e l'ospedale di Magione", agosto 1989 (b. 12, fasc. 76);
    "Appendice", novembre 1991, di un saggio relativo al castello di Magione in rapporto alle strutture edilizie crociate di XII e XIII secolo (b. 12, fasc, 76);
    "I castelli crociati", febbraio 1992 (b. 12, fasc. 77);
    "Rappresentatività e rappresentazione della città tra Medioevo e Rinascimento", lezione tenuta presso l'Università per Stranieri di Perugia nell'ambito del corso di storia dell'arte, 27 agosto - 11 settembre 1992 (stesura manoscritta, b. 2, fasc. 7);
    Traduzione in inglese del testo: "Templar architecture", datata Perugia, dicembre 1993, con trad. ital. marginale e interlineare di Pardi (b. 14, fasc. 85);
    "L'architettura del Duomo di Foligno nel medioevo", 1993 (b. 5, fasc. 31);
    "Brevi indicazioni sull'architettura cisterciense", settembre 1995 (b. 10, fasc. 63);
    "Studio dell'edificio monastico di San Pietro, abbazia benedettina, in Perugia", marzo 1996 (b. 6, fasc. 35);
    "La festa di sant'Ercolano", 1997 (b. 6, fasc. 35);
    "Nuove osservazioni sulla chiesa perugina di San Matteo degli Armeni", 27 maggio 1998, relazione tenuta al Convegno sulla chiesa monumentale di S. Matteo degli Armeni, Monteripido, 24.10.1998 (b. 6, fasc. 35);
    "I castelli di rifugio degli Albigesi", ottobre 1998 (b. 9, fasc. 58);
    "Ospedali antichi e medioevali", 1998 (b. 12, fasc. 79);
    "La chiesa di S. Francesco in Piediluco", s.d. (b. 6, fasc. 37) pubblicato nel 1999;
    "Impianti igienico sanitari d'altri tempi" (1999) (b. 9, fasc. 58);
    "Strutture assistenziali dell'Antichità e del Medioevo" (ca 1999) (b. 12, fasc. 79);
    "Ugo Tarchi, L'arte nell'Umbria e nella Sabina, Milano, 1936", presentazione della ristampa del volume, tenuta il 16 giugno 2000 (b. 7, fasc. 41);
    "Gli edifici di devoto (e non) piacere", 2000 (b. 9, fasc. 58) pubblicato nel 2001;
    "Consuetudini e necessità nella storia delle abitazioni", giugno-luglio 2001 (b. 9, fasc. 58);
    "Il legno come mezzo di costruzione e di arte", 2002 (b. 11, fasc. 73);
    "La chiesa di S. Bevignate a Perugia", 2002 (b. 12, fasc. 77);
    "La simbologia architettonica", gennaio 2004 (b. 10, fasc. 63);
    "Sul complesso della Scarzuola", aprile 2004 (b. 10, fasc. 63);
    "La chiesa ternana di S. Alò. Analisi architettonica", ottobre 2005 (b. 10, fasc. 63);
    "Analisi comparata delle testimonianze architettoniche templari", 2005 (b. 13, fasc. 80);
    "S. Salvatore di Spoleto", 2005 (b. 7, fasc. 38);
    "Gli edifici monumentali di Orvieto", s.d. ma ca 2005 (b. 5, fasc. 33; b. 6 fasc. 34).




  • Redazione e revisione:
    Andreani Laura, 01/06/2007, riordinamento e inventariazione
  • Bibliografia:
    Benazzi Giordana, "Renzo Pardi", in "Bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria", CIII (2006), pp. 253-258