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Renzo Pardi

  • Fondo
  • Estremi cronologici: 1964 - 2005
  • Metri lineari: 4
  • Consistenza: 221
  • Consistenza: Lo stato di conservazione è nel complesso buono.
  • Storia archivistica:
    Il fondo è pervenuto alla Fondazione centro italiano di studi sull'alto medioevo (CISAM) di Spoleto insieme alla biblioteca di Renzo Pardi con atto di donazione da parte degli eredi dell'architetto, stipulato il 22 febbraio 2006. Le carte, conservate fino a quel momento presso la residenza del produttore, sono state prelevate e trasferite a palazzo Ancaiani, sede della Fondazione, dove è stato in un primo tempo redatto un elenco di consistenza a cura di Rossella Santolamazza della Soprintendenza archivistica per l'Umbria e di chi scrive (aprile 2006). L'archivio è stato notificato con dichiarazione di particolare interesse storico, emessa dalla Soprintendenza archivistica per l'Umbria (Perugia) in data 19 aprile 2006. Il progetto di riordinamento e inventariazione, finanziato con fondi regionali (L. R. 3 maggio 1990 n. 37 artt.19 e 20) e cofinanziato dalla Fondazione, ente proprietario, ha avuto inizio nel mese di giugno del 2007 e si è concluso nel novembre dello stesso anno.
  • Contenuto:
    Il fondo è costituito da 221 unità archivistiche con estremi cronologici che vanno dal 1964 al 2005, per una consistenza totale pari a 4,06 ml . Si tratta di fascicoli, quaderni, agende, blocchi notes, album da disegno, materiale fotografico (diapositive, positivi) e audio (dischi, audiocassette), che riguardano principalmente l'attività di studio e ricerca, e di pubblicazioni, fotocopie personalizzate da traduzioni interlineari e marginali, appunti, annotazioni e dediche. La documentazione comprende appunti, riassunti, disegni di piante e sezioni di edifici architettonici, stesure preparatorie manoscritte e dattiloscritte di saggi e relazioni, traduzioni dal tedesco, eseguite in prima battuta sul testo in lingua fotocopiato, bozze, fotografie e diapositive. Sporadica è la corrispondenza, che si trova prevalentemente accompagnata all'oggetto trattato, così come in numero limitato sono le carte relative agli impegni professionali e didattici e quelle personali.
  • Criteri di ordinamento:
    Il fondo si articola in 9 serie e 8 sottosottoserie. La numerazione definitiva delle unità è costituita da 2 numeri, il primo dei quali fa riferimento alla busta di condizionamento mentre il secondo, preceduto dal punto, è relativo all'unità vera e propria.
    Nel lavoro di riordinamento del fondo, formato in prevalenza da carte sciolte, è stato rispettato l'ordine originario dato alla documentazione condizionata per la maggio parte dallo stesso Pardi, in fascicoli che individuano principalmente gli argomenti di studio e di ricerca, con l'indicazione sommaria e saltuaria dell'oggetto. La fascicolazione, infatti, corrisponde a una grossolana suddivisione del materiale tra storia dell'architettura civile e religiosa di età medioevale, storia dell'architettura templare e ospitaliera e traduzioni dal tedesco. All'interno di questa macro-ripartizione Pardi ne ha operato un'altra, secondo un ordine geografico per regioni d'Italia e per Stati europei ed extra europei, ma questa specifica suddivisione vale soltanto per gli studi di storia dell'architettura. Pertanto, si è cercato di intuire il criterio di archiviazione e di creare le serie sulla base delle intestazioni dei fascicoli e del loro contenuto, tenendo presente la biografia e la bibliografia del produttore. Dato che la documentazione si presenta in gran parte priva di indicazione cronologica, tra le possibilità di ordinamento vagliate si è scelto di strutturare il fondo secondo un ordine logico, in base al quale si è data la precedenza alla figura pubblica e all'attività lavorativa di Pardi professionista, funzionario dello Stato e docente occasionale, seguita dall'attività di studioso e ricercatore e infine dalla figura privata.
    Nell'organizzazione dei fascicoli all'interno delle serie, non è stato possibile seguire un criterio univoco: laddove è stato possibile ricostruire una cronologia, le serie o le sottoserie sono state riordinate per anno, e, nella sequenza, i fascicoli datati precedono sempre quelli non datati; nei casi in cui questo non è stato possibile si è operato diversamente, cercando sempre di individuare e rispettare l'impostazione data dal produttore. Tale scelta vale soprattutto nel caso della sottoserie "Architettura civile e religiosa", in cui i fascicoli sono stati posizionati seguendo le indicazioni geografiche delle intestazioni a partire dall'Italia (dal nord al sud) per procedere con gli Stati europei ed extra-europei e poi con il materiale privo di riferimenti e riconducibile a diverse aree geografiche, in modo da mostrare nella successione delle unità il metodo di studio di Pardi che si desume dalle carte (cfr. in particolare b. 3, fasc. 12). Nel caso delle traduzioni, alle quali Pardi - per sua stessa ammissione (cfr. nota autobiografica b. 26, fasc. 129)- iniziò a dedicarsi con maggiore assiduità dopo aver lasciato l'attività lavorativa (1985), in assenza pressoché totale di date, si è optato per una disposizione in ordine alfabetico per autore del testo originale da tradurre.
  • Note:
    Per le citazioni nel campo "Criteri di ordinamento" cfr. rispettivamente: L. Andreani, "La ricerca d'archivio. I documenti", in "La Cappella Nova o di San Brizio nel Duomo di Orvieto", a cura di G. Testa, Milano, Rizzoli, 1996, p. 453, docc. 467 e 468; "Specchi di carta. Gli archivi storici di persone fisiche: problemi di tutela e ipotesi di ricerca. Atti del Seminario (Firenze, Certosa del Galluzzo, 28 maggio 1992)", a cura di C. Leonardi, Firenze, SISMEL-Edizioni del Galluzzo, 1993.
  • Redazione e revisione:
    Andreani Laura, 01/06/2007, riordinamento e inventariazione