Storia archivistica: Il fondo del Comune di Calvi dell'Umbria è ora custodito, ad eccezione dello Stato civile, anagrafe e leva, insieme all'archivio preunitario del comune di Calvi, nel convento di Santa Brigida delle Orsoline ora restaurato e sede del comune, dell'archivio storico comunale e del museo dell'ex convento. Il lavoro di riordinamento ed inventariazione degli archivi di pertinenza del Comune di Calvi dell'Umbria è stato finanziato dalla Regione Umbria, nell'ambito del progetto complessivo di intervento sui fondi conservati presso i comuni di Alviano, Calvi dell'Umbria, Citerna, Ficulle, Monteleone di Spoleto, Monte Santa Maria Tiberina, Sant'Anatolia di Narco, Scheggino, Terni, Vallo di Nera, realizzato dal 2003 al 2004 ed affidato alle cooperative ARCHIV.UM , di Terni, CON.SER, di Perugia, PUNTODOC, di Terni e SCRIPTORIUM, di Perugia, riunite in una Associazione temporanea d'impresa.
Presso il Comune di Calvi dell'Umbria sono intervenute le archiviste Pulcini Simonetta e Paola Cari di PUNTODOC, con il coordinamento scientifico della funzionaria della Soprintendenza archivistica per l'Umbria, Elisabetta Bogini.
Contenuto: Il fondo postunitario del comune di Calvi dell'Umbria contiene 1273 unità, suddiviso in 744 registri, 483 buste, 43 unità documentarie o mappe catastali e 3 fascicoli e coprono un arco cronologico che va dal 1860 al 1970.
Il materiale inventariato è quanto resta di una documentazione assai più vasta come dimostrano le evidenti lacune; complessivamente in buone condizioni il fondo è stato oggetto di restauro, sia nella parte antica che moderna.
Criteri di ordinamento:
Il fondo si articola in 21 serie, 57 sottoserie e 5 sottosottoserie.
Il materiale, originariamente sistemato sia per il preunitario che per il postunitario in serie aperte secondo il moderno titolario per categorie del 1897, è stato riordinato nuovamente secondo il metodo storico rispettando i titolari coevi e le rispettive competenze degli uffici. Per quanto riguarda il carteggio amministrativo si è fatta una sottoserie per ogni titolario adottato. Le serie in parte non corrispondono a quelle canoniche in quanto in base alle tipologie degli atti sono state aperte sottoserie per una migliore descrizione del materiale. Dove era presente un solo documento per tipologia quest'ultimo è stato accorpato in coda alla serie principale di attinenza, ad eccezione della serie "S. Pancrazio", che ha una busta omonima nel fondo preunitario.
Alcune volte per la tipologia del registro e dell'arco temporale da esso coperto si sono superati i limiti temporali dell'inventario stesso.