Commissone esecutiva per la bonifica generale della Provincia di Rovigo, Rovigo, 1882 - 1891
Ente
Estremi cronologici: 1882-1891
Intestazioni:
Commissone esecutiva per la bonifica generale della Provincia di Rovigo, Rovigo, 1882 - 1891
Altre denominazioni:
Commissone esecutiva per la bonifica generale della Provincia di Rovigo
La disastrosa alluvione del 1882 aveva posto in rilievo le enormi imperfezioni del sistema idraulico esistente e "la conseguente necessità che tutte le forze vive del paese, ed a preferenza quelle dei maggiormente interessati" unissero gli sforzi per trovare soluzioni effettive e durature. A tale scopo, Carlo Bullo, Ermenegildo Baroni e Giovanni Battista Casalini con circolare 17 dicembre 1882 invitarono ad adunanza i possidenti a sinistra di Canalbianco interessati in quella bonificazione generale di cui già si incominciava a discutere a livello governativo. Tale riunione si tenne il 21 dicembre presso il municipio di Rovigo, nella sala del consiglio comunale. Lo scopo dell'assemblea era quello di trovare i mezzi più adatti alla bonifica del territorio fra Adige e Canalbianco "in modo da permettere il pieno e sollecito deflusso delle sue acque al mare". Erano presenti venti fra i "principali interessati della zona provinciale tra Adige e Canalbianco da un lato e il confine veronese e il mare dall'altro". L'assemblea così costituita deliberò di nominare una Commissione di tre membri "facoltizzata di aggregarsi persone di sua fiducia, coll'intento di attivare le pratiche più opportune con tutti gli interessati dei bacini della Provincia a destra e a sinistra del Canalbianco per assistersi scambievolmente nella riuscita della bonifica generale della Provincia", ma anche "di attivare contemporaneamente ed indipendentemente dalla riuscita delle trattative accennate nel precedente articolo le pratiche per la bonificazione dei terreni posti fra il Canalbianco e l'Adige". La Commissione aveva inoltre il compito di "fare tutti gli studi e le pratiche più opportune per ottenere il massimo concorso possibile nella spesa da parte del Governo ed a farsi un tempo autorizzare dai singoli Consorzi Idraulici compresi nello stesso bacino ad agire anche in loro nome e per loro conto".
Su iniziativa dell'ing. Campo, la scelta dei componenti della commissione ricadde sui tre promotori dell'iniziativa, Giambattista Casalini, Carlo Bullo ed Ermenegildo Baroni, mentre venne nominato segretario Giusto Fracassetti. La Commissione ottenne faticosamente un primo risultato quando le opere di bonificazione occorrenti furono classificate in prima categoria con regio decreto 2 luglio 1885 n. 3261, e, come tali (sulla base della Legge 25 giugno 1882 n. 869), dovevano essere eseguite dallo Stato con il concorso di Provincia e Comuni e, solo in parte, degli interessati. Per una serie di circostanze, però, le cose subirono modifiche e rallentamenti. Fra il 1890 e il 1891 furono costituiti i Consorzi speciali per la bonifica destra e sinistra di Canalbianco e Po di Levante. Ormai alla Commissione esecutiva non rimaneva molto da fare. Uno degli ultimi atti fu quello di trovare una sede comune ai due Consorzi (a tale scopo fu preso in affitto uno stabile in piazza Vittorio Emanuele) e di farci spostare anche la Sezione tecnica per le bonifiche dell'ufficio di Genio Civile. Tale sezione tecnica dall'aprile del 1888 aveva la propria sede all'ultimo piano del palazzo comunale denominato Palazzo Mori e posto anch'esso in piazza Vittorio Emanuele, ma Casalini riteneva più vantaggiosa una sistemazione che permettesse una maggiore sinergia d'azione fra i nuovi Consorzi e la sezione tecnica.
Benché infatti le neonate realtà consortili fossero due (Consorzio per la bonificazione Polesana alla Sinistra di Canalbianco e Po di Levante e Consorzio per la bonificazione Polesana alla Destra di Canalbianco e Po di Levante) Casalini non aveva perso la speranza di attività coordinate e di amministrazioni concordi, direzione in cui pareva volgere anche la scelta di una medesima persona a presiedere entrambi gli enti. Una volta che la costituzione dei Consorzi speciali ottenne l'approvazione ufficiale e sistemate le questioni contabili, la Commissione esecutiva cessò totalmente le attività.