Comunità di Castelbuono, Bevagna (Perugia), sec. XV - 1816
Ente
Estremi cronologici: sec. XV - 1816
Intestazioni:
Comunità di Castelbuono, Bevagna (Perugia), sec. XV - 1816
Altre denominazioni:
Comunità di Castelbuono
Sporadiche e frammentarie sono le notizie anteriori al secolo XV riguardanti Castelbuono, comunità - ubicata nella cosiddetta Valle Umbra - le cui vicende sono strettamente legate, per circa duecento anni, a quelle della famiglia perugina dei Baglioni.
Negli anni della signoria di Braccio Fortebraccio da Montone, morto nel 1424, Castelbuono era compresa nei territori di primo dominio dei Baglioni (L. Bonazzi, Storia di Perugia dalle origini al 1860, a cura di G. Innamorati, con una nota di L. Salvatorelli, vol. I Dalle origini al 1494, Città di Castello, Unione arti grafiche, 1959, pp. 515-516. Sulla figura e sul ruolo storico di Braccio si veda: Comune di Montone, Deputazione di storia patria per l'Umbria, Centro studi storici di Narni, Braccio da Montone e i Fortebracci. Atti del convegno internazionale di studi (Montone 23-25 marzo 1990), Narni, Centro studi storici, 1993).
Nel 1446 Nello della famiglia Baglioni ottenne da papa Eugenio IV l'investitura di vicario pontificio di Spello, Bettona, Collemancio e di altre comunità tra le quali anche Castelbuono (P. Tedeschi, Spello e i Baglioni, in Comune di Spello, Soprintendenza archivistica per l'Umbria, In armario communis. Aspetti della storia di Spello attraverso le carte dei suoi archivi, Comune di Spello 1995, pp. 33-42: 36).
Nel 1530 Castelbuono fu concessa da papa Clemente VII a Malatesta Baglioni, in ricompensa della sua abilità diplomatica e per aver preservato il sacco di Firenze (O. Turrioni, Cannara tra Medioevo ed età moderna, Perugia, Deputazione di storia patria per l'Umbria, Cannara, Pro loco, 2001, p. 155).
Dopo la morte di Rodolfo Baglioni, nel 1554, Giulio III conferma i possedimenti di costui ai suoi discendenti, contro le pretese di Adriano e di Astorre Baglioni; Castelbuono è annoverato tra le comunità del cosiddetto "Stato nuovo" (P. Tedeschi, Spello e i Baglioni, in Comune di Spello, Soprintendenza archivistica per l'Umbria, In armario communis. Aspetti della storia di Spello attraverso le carte dei suoi archivi, Comune di Spello 1995, p. 40. Circa l'inventario dell'eredità di Rodolfo si veda: G. Degli Azzi, Due ricchi inventari di eredità dei Baglioni e degli Orsini, in "Bollettino della Regia Deputazione di storia patria dell'Umbria", XX (1914), pp. 505-524: a p. 508).
Dall'esame dell'unico registro di consigli e riformanze si sa che l'amministrazione di Castelbuono era regolamentata da uno statuto - non pervenuto - che i priori della comunità giuravano di osservare, e dalla "bulla boni regiminis" (Trattasi della bolla "Pro commissa nobis" del 15 agosto 1592, emanata da Clemente VIII per la retta amministrazione delle comunità dello Stato pontificio), "... remotis ab eis odio, amore, timore, atque humana gratia, promiserunt utilia pro comunitate facere, inutilia pretermittere".
Dal verbale del consiglio del 6 dicembre 1772 si sa che il consiglio era convocato su mandato di Pietro Mattioli "per la Dio gratia, e della Sagra Consulta, di Cannara, e Luoghi annessi Governatore". Il consiglio negli ultimi decenni del XVIII secolo è costituito dai seguenti membri: un capo priore, un secondo priore, un capo sindico, un secondo sindico, due consiglieri dei capi priori, quattro consiglieri dei secondi priori più altri due consiglieri.
Al 15 maggio del 1816 risale l'ultima seduta consiliare della "subalterna comunità di Castelbuono" che, in esecuzione del motu proprio di papa Pio VII datato 6 luglio 1816, venne classificata come appodiato di Cannara, a sua volta compresa nel governo distrettuale di Foligno (Moto proprio della Santità di Nostro Signore papa Pio VII in data de' 6. Luglio 1816 sulla organizzazione dell'amministrazione pubblica..., Roma, presso Vincenzo Poggioli stampatore della Reverenda Camera Apostolica, 1816: Tabella del Riparto territoriale delle Delegazioni dello Stato ecclesiastico prescritta all'art. 3 del Titolo I, p. 23).
Attualmente Castelbuono è una frazione del Comune di Bevagna.