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Assegne dei beni ecclesiastici nel territorio di Cannara

  • Serie
  • Estremi cronologici: 1554
  • Consistenza: 1 registro
  • Contenuto:
    Il registro, unico della serie, è "copia quarumdam assignarum facta per infrascriptos homines terre Cannarie super rebus ecclesiarum male alienatis" e fu redatto su mandato di Francesco Ronconio di Monte Santa Maria in Giorgio commissario subdelegato per conto di Ludovico Petrono da Trevi, commissario generale di papa Giulio III e dei cardinali de Puteo e di San Clemente, deputati per la Provincia dell'Umbria e del Ducato di Spoleto e loro città e diocesi oltre a Città della Pieve, Citerna e Montone "super rebus ecclesiastice male alienatis". Il registro fu compilato materialmente dal notaio Cesare Gentili da Trevi, cancelliere del commissario predetto, allo scopo di rintracciare atti di vendita, locazione e permute di chiese, monasteri e luoghi pii, per notificare "homines, et personas in damnum, et preiuditium ecclesiarum dictarum bona detinere et occupare", sotto pena di 500 ducati d'oro.
    Si presentano davanti al notaio Gentili gli affittuari o i detentori di beni immobili posseduti (ad es. in enfiteusi) dalla curia vescovile e dal capitolo dei canonici di Assisi, da chiese di Bevagna e di Cannara, dalle abbazie di S. Angelo di Limisciano, di S. Croce di Sassovivo, di S. Benedetto al Subasio.
    Le annotazioni riportate partono in alcuni casi dalla seconda metà del XV secolo.
Unità: 1

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  • Unità:
  • "Assegna de Beni. Cannara" (1554)

    • Registro
    • 1554-10-09 - 1554-10-16
    • Segnatura: 293
    • Consistenza numerazione: cc. 36
    • Legatura: carta
    • Descrizione estrinseca: Registro di cc. 36. Legatura unità: carta. La coperta è quasi completamente distaccata.
    • Stato di conservazione: Discreto
    • Contenuto:
      "Processo intorno alla confirma delle cose ecclesiastiche et sententia" (in quarta di coperta).
      Allegate 6 cc. inerenti al contenuto del registro, 1554.