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Comune preunitario di Arrone

  • Fondo
  • Estremi cronologici: 1315 luglio 15 - 1860
  • Consistenza: 111
  • Storia archivistica:
    Il fondo è stato compreso nell'intervento di ordinamento e inventariazione del materiale archivistico conservato dal Comune di Arrone, reso possibile grazie ai finanziamenti della Regione Umbria, previsti dalla legge 37/90 e al cofinanziamento dell'amministrazione comunale e realizzato da due archiviste socie della cooperativa Archiv.Um a partire dai primi anni Novanta. L'informatizzazione in Sesamo 4.1. è avvenuta successivamente alla redazione degli inventari analitici. In precedenza, alla fine degli anni Settanta, il materiale aveva subito un sommario riordinamento fisico effettuato dalla cooperativa Abiemme, nell'ambito degli interventi realizzati sugli archivi storici del territorio ternano: tale intervento, che non aveva portato alla realizzazione di strumenti di corredo, era servito a preservare il materiale dal degrado in cui versava. Alla fine degli anni Ottanta, dopo alcuni traslochi che avevano generato un ulteriore stato di confusione nelle carte, il materiale archivistico è stato oggetto di una prima parziale schedatura, che ha reso comunque necessario un riordino e revisione totale della documentazione.
  • Contenuto:
    La produzione dell'archivio preunitario comunale di Arrone consta di 111 unità, di cui 28 registri, 70 buste, 11 pergamene, una filza e un'unità costituita da fogli sciolti, cronologicamente comprese negli anni 1315-1860. I documenti più antichi sono le pergamene e la prima risale al 1315, seguono gli "istrumenti" e consigli del XVI secolo. Questi ultimi però sono contenuti in parte nei primi volumi del fondo "Giudiziario", in quanto fino ai primi anni del Seicento vigeva l'usanza, come del resto in molti altri piccoli comuni, di comporre in un solo registro la produzione spettante al cancelliere della comunità; si trovano quindi anche bandi, fideiussioni, sindacature, contabilità ed inventari. Si segnala la presenza di uno statuto manoscritto (restaurato) del 1542 (una copia dello statuto del 1542 è conservato presso la Biblioteca del Senato della Repubblica, per effetto della raccolta sistematica degli statuti comunali intrapresa nell'Ottocento dalla Congregazione del Buon governo). Il fondo comprende anche carteggio, classificato e non, materiale legato alla gestione economico-contabile, minutari della corrispondenza, protocolli e catasti.

  • Criteri di ordinamento:
    Individuazione di 10 serie sulla base della tipologia documentaria, ordinate cronologicamente al loro interno. Di ogni unità archivistica si indica il numero di corda, la tipologia della documentazione, la cronologia, il condizionamento dell'unità (busta, registro, volume, fascicolo, filza, carte sciolte) e, nel caso dei registri e volumi del periodo preunitario, il numero delle carte e la coperta. Nelle parentesi quadre è stato registrato quanto non espressamente dichiarato nel documento per lacune o danneggiamenti, ma che si desume dall'esame delle carte; dove necessario, sono state apportate delle note. Per le unità con tipologie di registrazioni eterogenee è stato descritto dettagliatamente il contenuto. I rimandi alle unità del fondo "Giudiziazio" sono esplicati da elenchi presenti nei livelli descrittivi pertinenti. La corrispondenza segue un ordine meramente cronologico fino al 1835, poi in seguito è stato riordinata secondo la classificazione che ha permesso di ricostruire un titolario che l'amministrazione comunale ha seguito e applicato fino al 1860. La documentazione classificata secondo tale titolario applicato a partire dal 1836 è stata denominata "carteggio amministrativo". Il fondo presenta una numerazione chiusa, non suscettibile di incrementi, da 1 a 111.
  • Redazione e revisione:
    Pennoni Laura, 01/01/1992, ordinamento e inventariazione / Pennoni Laura, 01/01/1995, ordinamento e inventariazione / Piccinini Rosanna, 01/01/1992, ordinamento e inventariazione