Comunità di Agliano e Acera di Campello sul Clitunno
Fondo
Estremi cronologici: 1723 novembre 8 - 1860
Consistenza:
18
Storia archivistica: Il fondo è stato oggetto di un intervento di riordinamento ed inventariazione avviato a seguito di un evento assolutamente negativo, il terremoto che nel 1997 ha colpito l'Umbria, e positivamente concluso con la realizzazione del lavoro che era stato programmato e la pubblicazione degli inventari dei fondi preunitari che appartengono al complesso dell'archivio storico comunale di Campello sul Clitunno. Dopo il sisma del 1997 che aveva danneggiato la sede municipale posta nella piazza principale del paese dove, all'epoca, era conservata una parte dell'archivio, i funzionari della Soprintendenza, a seguito di ciò e al fine di recuperare e salvaguardare la documentazione, provvidero a redigere un progetto di sistemazione del complesso archivistico e lo sottoposero all'approvazione della giunta regionale dell'Umbria per ottenerne il finanziamento. Inserito nell'''elenco degli interventi urgenti da attuarsi su beni archivistici e librari colpiti dal sisma", con una delibera del febbraio 2002, il progetto ebbe il contributo richiesto; ciò permise, qualche mese più tardi, di affidare l'incarico alla cooperativa CO.N.SER di Perugia, e nello specifico ai due archivisti Sara Chiapperi ed Andrea Senigaglia, affinché fosse dato avvio al riordinamento ed inventariazione delle carte. Accanto a tali archivisti hanno operato per il coordinamento scientifico due funzionarie della Soprintendenza archivistica per l'Umbria. La prima fase del lavoro è stata dedicata alla suddivisione cronologica della documentazione, poi alla distinzione dei vari fondi preunitari conservati in un unico "corpus" e poi all'attribuzione agli archivi delle tre comunità appodiate al Comune di Campello fino al 1860, Agliano e Acera, Pissignano e Spina. Attraverso la lettura e lo studio della documentazione è infatti emersa, in modo chiaro ed evidente, la natura di soggetti produttori di queste istituzioni, dotate di una loro autonomia statutaria, gestionale, amministrativa e contabile rispetto a Campello, cui appartennero territorialmente soltanto a partire dagli anni compresi tra il 1817 e il 1828 (1). Parte della documentazione da esse prodotta, quella più antica, si riferisce, tra l'altro, ad una fase precedente a quella della relazione di appodiamento con Campello, quando Acera, Agliano, Pissignano e Spina erano "castra" o "villae" alle dipendenze dirette della città di Spoleto. Nel 1996 venne alla luce anche la scomparsa di quelli di Acera e Pissignano, che erano custoditi da diverso tempo nell'armadio metallico chiuso a chiave. Successivamente al sisma del 1997, a seguito di un sopralluogo della Soprintendenza per verificare le condizioni della documentazione, fu disposto il trasferimento della documentazione verso l'attuale sede di deposito.
(1) L'appodiato è "negli stati pontifici, frazione del territorio comunale (facente capo a un villaggio) che era retta da un priore locale, o da un sindaco, e godeva di alcune piccole autonomie. Analogo al comunello toscano e modenese. Con un motu proprio del 1816, Pio VII elevò molti appodiati a comuni (specie nelle Marche). L'ente scomparve con l'amministrazione italiana, nel novembre 1859". Lessico universale italiano, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani. A questo proposito si veda anche R. RUFFILLI, L'appodiamento ed il riassetto del quadro territoriale nello Stato pontificio: 1790-1870, Milano, s.e., 1968. Nelle note storico-istituzionali sui singoli soggetti produttori dei fondi si è provveduto anche ad illustrare le relazioni ed il rapporto di dipendenza instauratosi tra gli appodiati e il comune principale.
Contenuto: L'archivio della Comunità di Agliano e Acera è un fondo acquisito dall'archivio storico comunale di Campello sul Clitunno. Costituito da 18 pezzi, 5 registri e 13 buste, cronologicamentre comprese negli anni 1723-1860, conserva documenti prodotti nel corso dell'attività amministrativa dalla Comunità di Agliano e Acera dal 1828 al 1860, anni in cui fu appodiata della comune di Campello. Le carte dal 1723 al 1816 sono state prodotte, invece, dalla Comunità di Acera e si riferiscono al periodo in cui il castello era direttamente sottoposto all'autorità di Spoleto, appartenendo al suo distretto. Il pezzo più antico del fondo è un registro delle entrate ed uscite di Acera del 1723.
La documentazione degli anni 1817-1828, quando Agliano e Acera era un appodiato di Cerreto, le carte prodotte dal "castrum" poi villa di Agliano fino al 1816, quando era sotto la giurisdizione di Spoleto prima e Sellano poi, quelle prodotte da Acera come appodiato, sempre di Sellano, nel solo anno 1816, non sono conservate presso l'archivio storico comunale di Campello sul Clitunno, né risultano come fondi acquisiti in quelli di Sellano e di Cerreto di Spoleto.
Era a Campello sul Clitunno, invece, lo statuto di Acera, disperso da alcuni anni, mentre si trova a Spoleto, presso la Sezione di Archivio di Stato, quello di Agliano (1).
Il fondo, quindi, si presenta piuttosto completo solo a partire dal 1828, nonostante l'evidente assenza della documentazione prodotta dal consiglio comunitativo di Agliano e Acera. Per quanto riguarda i fondi delle comunità precedenti, soltanto quello di Acera, almeno parzialmente, è riuscito a raggiungere la sede di Campello sul Clitunno, mentre è completamente dispersa tutta la documentazione più antica.
(1) Cfr. introduzione alla serie "Statuti".
Criteri di ordinamento:
Il fondo è stato riordinato e si articola in sei serie archivistiche, collocate in inventario in base all'ordine logico delle stesse. Esse sono le seguenti: "Statuti" (secolo XVI), "Atti del pubblico consiglio di Acera" (1774-1816), "Atti di vendita, affitti ed appalti" (1828-1859), "Carteggio amministrativo" (1828-1858), "Catasti (secolo XIX)", "Contabilità e finanze" (1723-1860). Quest'ultima serie, certamente la più ricca dell'intero fondo, è l'unica ad essere suddivisa in due sottoserie: "Entrate, uscite e collette di Acera" (1723-1745), "Tabelle preventive e consuntivi" (1815; 1828-1860). Queste due sottoserie hanno un ordine cronologico, anziché logico, poiché le carte della prima sono state prodotte dalla sola Comunità di Acera. La serie "Statuti" è soltanto "virtuale". Il fondo presenta una numerazione chiusa, non suscettibile di incrementi, da 1 a 18.