Convegno delle Sezioni LPV Liguri Piemontesi Valdostane
Collezione
Estremi cronologici: 1949-2006
Storia archivistica: L'archivio storico del Convegno delle Sezioni LPV è attualmente conservato presso la sede del Club Alpino Italiano Sezione di Chivasso che si trova in Via del Castello 8.
La documentazione ha iniziato a confluire in questa sede dal 1960 quando il Convegno votò all'unanimità la proposta di "affidare alla Sezione di Chivasso la raccolta e la conservazione dei verbali di tutti i Convegni delle Sezioni liguri piemontesi valdostane, predisponendo un apposito archivio". L'incarico fu materialmente affidato all'allora Vice presidente della Sezione di Chivasso, Giovanni (Nino) Demaria, autore delle "Istruzioni relative all'organizzazione dei convegni delle Sezioni liguri piemontesi valdostane del Cai ed alla redazione, diffusione e conservazione dei verbali". Il lavoro di recupero dei verbali presso le Sezioni organizzatrici delle riunioni, che si erano tenute dal 1949 al 1960, richiese al Demaria dieci mesi di ostinato lavoro ed è proprio grazie al suo impegno se queste preziose testimonianze storiche non sono andate perdute.
E' bene ricordare che, durante i primi decenni di attività, il Convegno non era ancora un organo ufficialmente riconosciuto, non aveva una sede fissa e funzionava senza particolari formalità. Tutto ciò ha indubbiamente influito sulla formazione e sulla conservazione del suo archivio che inizia ad avere una certa continuità cronologica, fatta la dovuta eccezione per i verbali, solo a partire dal 1960
Notizie di intervento:
Prima dell'intervento di riordino non tutto il materiale documentario del Convegno, che ora si trova descritto nel presente inventario, era conservato presso l'archivio storico. Una parte piuttosto consistente di documentazione (3 metri lineari circa), prodotta dalla Commissione rifugi (con estremi cronologici 1962-2002), era infatti conservata presso l'abitazione della sig.ra Cecilia Genisio (Segretaria della Commissione) ed è stata trasferita a Chivasso solo in un secondo tempo. Questa documentazione prevalentemente inerente a lavori di manutenzione e/o ristrutturazione di rifugi appartenenti a Sezioni LPV, era condizionata in una trentina di raccoglitori ad anelli che riportavano sul dorso o l'indicazione della/e Sezione/i di riferimento (23 raccoglitori) oppure una molto sintetica descrizione del contenuto (ad esempio "Contributi").
Pure la maggior parte dei documenti già presenti in archivio si presentava condizionata in raccoglitori ad anelli aventi, sul dorso, un'etichetta che riportava informazioni relative al loro contenuto, sulla base dello schema di classificazione per argomenti (che compare qui di seguito) in uso dalla fine degli anni Settanta e predisposto dall'allora Presidente del Convegno, Fulvio Ivaldi:
A Rapporti con la sede legale
B Documenti del Convegno delle Sezioni
C Atti del Comitato di Coordinamento del Convegno
D Rapporti con le Delegazioni Regionali
E Rapporti ed atti degli Organi Tecnici Periferici (OTP)
E1 [Commissione] Rifugi ed opere alpine
E2 [Commissione] Alpinismo giovanile
E3 [Commissione] Alpinismo
E4 [Commissione] Sci alpinismo
E5 [Commissione] Tutela Ambiente Montano (TAM)
E6 Comitato scientifico
E7 [Commissione] Escursionismo e segnaletica
E8 [Commissione] Sci di fondo escursionismo
E9 Commissione medica
E10 [Commissione] Cicloescursionismo MTB
F Rapporti con altri Convegni
G Commissione centrale speleologica
I Rapporti con Sezioni e Sottosezioni
H Regolamento e annuario LPV
W Legislazione
Z Varie
Come si può leggere in una nota in coda allo schema non risulta catalogata la documentazione della Delegazione piemontese. Dallo schema mancano inoltre serie di documenti presenti in archivio quali la corrispondenza generica in arrivo e in partenza (2000-2003) e i bilanci preventivi e consuntivi (1997-2007) mentre ai verbali del riunioni non è stata associata una lettera di riferimento.
Si segnala poi che la documentazione prodotta dal Comitato Intersezionale Canavesano del Cai (1949-1951), descritta nel presente inventario in un'apposita serie, risultava inserita tra i documenti del Convegno sotto la lettera C.
L'ordinamento fisico dei documenti non trovava però riscontro in strumenti di corredo, quali elenchi o inventari.
La restante parte di documentazione era invece costituita da fascicoli e carte sciolte contenuti, in totale disordine, in alcuni scatoloni posti sul pavimento dell'archivio mentre i raccoglitori erano contenuti in armadi lignei dove, al termine del lavoro, tutti i documenti, riordinati e ricondizionati, sono poi stati collocati.
Il materiale si presentava complessivamente in buono stato di conservazione se si escludono tre/quattro raccoglitori della Commissione rifugi che contenevano alcuni documenti danneggiati da roditori. Il danno risulta fortunatamente limitato e tale da non comprometterne la consultazione.
L'intervento di riordino si è articolato in più fasi.
La prima fase ha comportato la schedatura del materiale documentario.
E' stata adottata una descrizione dettagliata a livello di unità archivistica (da intendersi come fascicolo, registro/volume, carta/e sciolta/e) atta a consentire la redazione di un inventario analitico e i dati di ciascuna unità (numero provvisorio, titolo, contenuto ove necessario, estremi cronologici, tipologia fisica, segnatura originaria e eventuali note) sono stati inseriti in un'apposita scheda informatizzata prevista dal software Sesamo.
La fase successiva dell'intervento è consistita nel riordinamento vero e proprio delle carte (da prima virtuale e poi fisico) che ha portato l'archivio ad assumere la sua struttura definitiva.
Le carte sono state organizzate, informaticamente e fisicamente, secondo uno schema di ordinamento che in parte ricalca lo schema di classificazione preesistente, adattandolo alla struttura funzionale del soggetto produttore ovvero lo stesso Convegno. Tale schema, che è stato concordato con i responsabili della Sezione di Chivasso (in particolare con il sig. Bruno Rebora che ha ricoperto per diversi anni la carica di ispettore rifugi LPV) e con la Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta, è strutturato per livelli gerarchici, all'interno dei quali si è dato l'ordine cronologico, tali livelli sono corrispondenti a serie, sottoserie e unità archivistiche.
In fase di riordino su ciascuna unità archivistica (fascicolo, registro, volume, ecc.), è stata applicata un'etichetta che, così come predisposta dal software Sesamo, contiene le seguenti informazioni: denominazione del fondo (ovvero Convegno delle Sezioni LPV), segnatura definitiva (cioè il numero sequenziale attribuito alla singola unità archivistica), la classificazione (ovvero la sequenza di caratteri, in numeri arabi, che contraddistingue ciascuna serie, sottoserie e sottosottoserie), il titolo e gli estremi cronologici. I fascicoli, i registri e i volumi così numerati sono stati inseriti in faldoni. Su ogni faldone è stata apposta un'etichetta con le seguenti informazioni: denominazione del fondo, range delle segnature dei fascicoli in esso contenuti.
L'ultima fase del lavoro ha riguardato la redazione dell'inventario che, completato da un'introduzione storica, un'introduzione metodologica e dallo schema di riordinamento, riporta le serie, seguite da brevi note esplicanti la documentazione in esse contenuta, le sottoserie (ove necessario corredate anch'esse da note sul contenuto) e le unità archivistiche.
Per ciascuna unità archivistica compaiono le seguenti informazioni:
- segnatura definitiva
- titolo (tra virgolette se originale)
- estremi cronologici, le date sono separate da un trattino nel caso si descriva un intervallo di anni mentre sono separate da punto e virgola se si tratta di anni singoli; eventuali lacune cronologiche o note alla data compaiono in carattere corsivo
- descrizione del contenuto (ove necessaria)
- eventuali note (in carattere corsivo)
- attuale classificazione.
In coda all'inventario sono descritte due serie, una contiene la documentazione personale di Giovanni Demaria mentre l'altra, come già detto, un solo fascicolo relativo al Comitato Intersezionale Canavesano del Cai che fu attivo tra il 1949 e il 1951
Redazione e revisione:
Viglieno Patrizia, 15/12/2011, riordino e inventariazione