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Delegazione apostolica di Perugia

  • Fondo
  • Estremi cronologici: 1555 - 1860
  • Consistenza: 20721
  • Storia archivistica:
    Il fondo archivistico che Giuseppe Mazzatinti dopo averlo visitato, aveva definito come "in disordine, mal custodito e senza inventario"(1), è stato oggetto di un primo intervento di ordinamento e inventariazione nel 1905, ad opera di Giustiniano Degli Azzi, archivista incaricato dal Regio Ministero dell'Interno, dietro anche "sollecite premure" dell'allora prefetto di Perugia Ernesto Dallari). Con la denominazione "Delegazione apostolica di Perugia" è ancora oggi spesso indicato l'intero fondo archivistico, pur trattandosi di una improprietà, in quanto tale denominazione può riferirsi solo alla parte più recente dell'archivio stesso; infatti la Delegazione di Perugia viene istituita durante la Restaurazione ottocentesca e dopo la Rivoluzione francese (Pio VII: 1800).
    Degli Azzi ha provveduto ad organizzare la documentazione secondo partizioni cronologiche e secondo un piano di classificazione che ricalcava i settori di competenza dei vari soggetti produttori delle carte, indicando l'anno e il relativo numero di buste.
    Nel 1947 (da marzo a giugno) su disposizione ministeriale, l'allora direttore dell'Archivio di Stato, Giovanni Cecchini, si impegna "nella verifica della consistenza del fondo effettuata per ogni mazzo sulla scorta dell'inventario sommario già esistente, nella rettifica di posizione dei fascicoli trovati fuori posto, nella registrazione ad inventario della consistenza numerica dei fascicoli contenuti in ciascun mazzo, nella sostituzione delle coperte lacere dei mazzi in stato poco buono di conservazione" (comunicazione inviata all'Ufficio Centrale degli Archivi di Stato del Ministero dell'Interno, con allegato un "Inventario sommario e di consistenza della Delegazione Apostolica di Perugia ed Umbria", 28 maggio 1947, lavoro svolto 2/3; (Archivio di Stato di Perugia), "Archivio corrente, 9/3", "Delegazione Apostolica di Perugia"). Nel corso degli anni Ottanta-Novanta, alcuni funzionari dell'Archivio di Stato di Perugia hanno proceduto, nel rispetto del piano di classificazione definito da Degli Azzi, ad una schedatura cartacea analitica delle singole unità archivistiche. Le carte prodotte dal Governatore generale dell'Umbria sono state oggetto di un intervento da parte di Giovanna Giubbini (2).
    Roberto Abbondanza ha provveduto ad isolare dal complesso documentario le carte prodotte dal Regio commissario generale straordinario per la provincia dell'Umbria, Gioacchino Napoleone Pepoli (3) All'interno di tale partizione sono stati individuati, da parte dell'attuale direttore dell'Archivio di Stato di Perugia, Paolo Francese, il fondo del "Commissariato generale straordinario nelle province dell'Umbria" (le carte riconducibili al Pepoli) e quello della "Direzione centrale provvisoria delle poste, telegrafi e lavori pubblici".
    Nell'ambito del progetto regionale ".DOC Polo informativo degli archivi umbri", tra il 2010 e 2011, si è proceduto ad ultimare il lavoro di schedatura e a riversare in Sesamo 4.1 tutto il contenuto delle schede cartacee, in vista della pubblicazione dell'inventario on line.


    (1) G. MAZZATINTI, Gli Archivi della storia d'Italia, Rocca S. Casciano, 1897-1898, vol. I, p. 134.
    (2) Cfr. R. Prefettura dell'Umbria, Inventario dell'Archivio della Delegazione Apostolica di Perugia (1555-1860). "Redatto per incarico del R. Ministero dell'Interno, dopo compiuto il lavoro di riordinamento, dal 1° agosto al 20 ottobre 1905, dal dott. Giustiniano Degli Azzi-Vitelleschi sottarchivista di Stato in Firenze" (Archivio di Stato di Perugia, d'ora in avanti ASPg, Inventario, 12).
    (2) Archivio del Governatore Generale dell'Umbria (1555-1798), a cura di G. Giubbini (ASPg, Inventario, 51); il saggio introduttivo pubblicato dall'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" in "Nuovi annali della Scuola Speciale per archivisti e bibliotecari", VII (1993), pp. 163-175.
    (3) Carte conservate nell'Archivio di Stato di Perugia. Inventario a cura di R. Abbondanza, pp. 381 - 415. Roma, Ministero dell'Interno, 1962 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato, XLVII), Si tratta di documentazione in parte inserita nell'Archivio carte Pepoli, pp. 383-408, e parte annessa all'Archivio della Delegazione apostolica di Perugia, pp. 409-415 (ASPg, Inventario, 14).
  • Contenuto:
    Il fondo si compone di 20721 unità, di cui 94 registri, 206 buste, 6 volumi e 20415 fascicoli, cronologicamente compresi negli anni dal 1555 al 1860. Comprende la documentazione del governatore generale dell'Umbria (1555-sec. XVIII), della prima Repubblica romana, carte del "Governo francese e Pontificio restaurato" (1800 - 1818) e quelle successive alla Restaurazione pontificia fino al 1860. Si segnala la presenza di copie di atti a partire dal 1429.
  • Criteri di ordinamento:
    I livelli archivistici sono stati individuati sulla base del sistema di classificazione definito nel 1905 da Giustiniano degli Azzi. Sono state complessivamente individuate 88 serie archivistiche. Il materiale relativo al governatore è stato a sua volta articolato, per una più dettagliata descrizione, in 14 sottoserie. Per la documentazione del "Governo francese e Pontificio restaurato" (1800-1818), in assenza di titolario, Degli Azzi segue esclusivamente l'ordine cronologico; ogni annata (da un minimo di 2 buste nel 1812 a un massimo di 44 nel 1818) comprende fascicoli intestati a ciascuna delle comunità della Delegazione di Perugia all'inizio del secolo XIX. I fascicoli relativi alle singole comunità sono a loro volta suddivisi in più posizioni disposte in ordine alfabetico.
    All'interno dei livelli descrittivi, le unità sono state ordinate cronologicamente sulla base dell'estremo rmoto o recente; sono state anche disposte secondo la progressione alfabetica dei toponimi, anche se tale criterio non sempre è stato rispettato. Il materiale relativo alle "Disposizioni generali" è sempre in coda ai fascicoli riferiti ai vari toponimi.
    Le unità archivistiche prive di datazione seguono quelle munite di riferimenti cronologici certi.
    Ai fascicoli è stato assegnato un numero di corda composto dal numero della busta più un numero progressivo che riprende da 1 ad ogni serie. Per il materiale relativo al Governatore generale dell'Umbria è stata mantenuta la numerazione originaria.