Storia archivistica: L’archivio di Amnesty International Perugia nasce dalla fusione di due sezioni d’archivio precedentemente riordinate: la 1ª sezione, depositata fin dal 2015 presso la Biblioteca comunale san Matteo degli Armeni e ordinata nel 2023, era composta da 255 unità archivistiche con documentazione dal 1979 al 2010. Il restante materiale archivistico (denominato 2ª sezione) era ancora depositato nella sede di Piazza Mariotti ed era composto da 137 unità archivistiche schedate, periodici, manifesti, striscioni, con documentazione dal 1990 al 2021 e un piccolo gruppo di materiale sparso, contenuto in una busta con documentazione del Sindacato Unitario Assistenti Sociali (SUNAS) e sulla formazione e sull’ordinamento della professione di Assistente sociale con carte dal 1990 al 1998. Per la 1ª sezione è stato prodotto un inventario, mentre per la 2ª un elenco di consistenza. Nel 2024, a seguito della necessità di trasferire la sezione d’archivio fuori dalla sede di piazza Mariotti, si è colta l’occasione di operare un accorpamento tra le due sezioni, constatando che gran parte delle due sezioni presentavano molte serie omogenee e ognuna di esse presentava lacune che potevano essere, almeno in parte, colmate. L’ordinamento effettuato ha quindi riempito molti di questi vuoti, anche se non in tutte le serie. La 1ª sezione presentava queste serie/sottoserie: 1. Statuti e regolamenti 1991-1999; 2. Attività degli organi nazionali 1988-2007; 2.1 Circolari 1989-1997; 2.2 Circolari degli organi nazionali con le realtà locali e circolari organizzative 1988-2007; 2.3 Azioni e campagne – materiale informativo 1989-1999; 3. Circoscrizione Umbria 1983-2005; 3.1 Protocollo 1983; 3.2 Verbali 1993-1998; 3.3 Rapporti con il territorio e materiale organizzativo 1987-1998; 3.4 Rapporti con altre circoscrizioni regionali 1990-1996; 3.5 Assemblee dei soci 1990-2005; 4. Gruppo Italia 45 Perugia 1983-2010; 4.1 Verbali 1983-2010; 4.2 Elezioni ed assemblee degli organi del gruppo 1992; 4.3 Corrispondenza 1987-1997: 4.4 Azioni 1986-1999; 5 Circoscrizione Umbria 1980-2007; 5.1 Protocollo mutilo; 5.2 Verbali delle assemblee della Circoscrizione Umbria e del gruppo Perugia 45 1980-1994; 5.3 Materiale organizzativo 1987-1996; 5.4 Rapporti con enti, associazioni, gruppi e partiti del territorio regionale 1984-1998; 5.5 Azioni e campagne 1985-2007; 5.6 Attività di educazione ai diritti umani 1991-2000; 5.7 Fotografie e diapositive per mostre; 5.8 Materiale informativo 1991-1999; 5.9 Materiale audio e audiovisivo 1988-2005. L’archivio, insieme a quello di Elisabetta Campus, dirigente di Amnesty International, è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Sovrintendenza Archivistica dell’Umbria e delle Marche con provvedimento del 14 gennaio 2016. La 2ª sezione era invece composta da queste serie: 1 Statuto; 2 Attività degli organi nazionali di Amnesty international; 3 Circoscrizione Umbria; 4 Gruppo 45 di Perugia; 5 Campagne; 6 Materiale digitale, cassette audio analogiche e diapositive; 7 Materiale per manifes tazioni pubbliche; 8 Periodici; 9. Manifesti; 10 Striscioni; 11 Sindacato Unitario Nazionale Assistenti Sociali (SUNAS).La nuova struttura – per comodità riportata nell’indice generale dell’inventario – riprende in gran parte le serie/sottoserie/gruppi della 1ª sezione.
Contenuto: L’archivio costituisce un corpus documentario molto articolato per la complessità organizzativa dei due enti produttori, Circoscrizione Umbria e Gruppo 45 Italia di Perugia (di seguito denominato Gruppo 45 Perugia). Entrambi i due organi locali, per la loro attività, hanno avuto un intenso scambio di corrispondenza e di documentazione con gli organi della sezione italiana, in particolare Consiglio nazionale, Tesoreria, Ufficio stampa, Centro per l’educazione ai diritti umani, Commissione statuto e regolamenti Commissione Azioni e Commissione Finanze. La circolare interna è lo strumento comunicativo maggiormente usato dagli organi nazionali insieme all’invio di dossier su singoli casi di discriminazione o su campagne specifiche. La corrispondenza in arrivo – numerosa - è quindi quasi tutta composta da circolari inviate alla sede perugina dalla sede nazionale Accanto a questa documentazione, i flussi documentali hanno coinvolto anche le altre circoscrizioni regionali e gruppi locali di Amnesty. Per quanto riguarda la comunicazione interna all’Umbria, i rapporti hanno riguardato molte istituzioni ed enti locali: dai Comuni, alle Università, alle Scuole, a movimenti e organizzazioni umanitarie. L’archivio riflette bene questa attività, ma il riordinamento ha dovuto fare i conti con alcuni problemi: 1) Le circolari degli organi nazionali sono state inoltrate indistintamente ad un indirizzario denominato “ad organigramma” che è un elenco in cui non sono mai specificati i mittenti, con la conseguente mancanza di indicazione, nel caso di questo archivio, se il destinatario è la Circoscrizione Umbria o il Gruppo 45 di Perugia. 2) L’archivio nel corso degli anni è stato trasferito più volte nelle sedi di Perugia. In un periodo non specificato, il Centro di documentazione della Circoscrizione Umbria ha riorganizzato le carte in base ad argomenti ritenuti funzionali alla ricerca di archivio. L’elenco di consistenza prodotto nell’ottobre 2015 in occasione dell’ultimo trasferimento di una parte dell’archivio, dalla sede di Piazza Mariotti alla Biblioteca comunale di San Matteo degli Armeni a Perugia riporta i titoli originali dei faldoni con un’etichettatura che fa riferimento a fascicoli depositati che non hanno una coerenza con l’oggetto del faldone. Ci si è trovati quindi di fronte ad una evidente manipolazione del materiale depositato nei faldoni; 3) La situazione di indebolimento del vincolo archivistico è testimoniata anche dalla presenza di molto materiale sciolto che ha costretto alla creazione di fascicoli con titoli critici sulla base dei fascicoli già organizzati. In generale, invece, i titoli originali dei fascicoli sono coerenti con il contenuto dei fascicoli. 4) La difficile distinzione tra materiale della Circoscrizione e del Gruppo 45 Perugia, ha comportato l’ordinamento dell’archivio considerando che l’elemento comune dei due gruppi era l’appartenenza alla stessa sede ma prendendo atto che non tutto il materiale dei due organismi era distinguibile. Per questo si è deciso di denominare l’archivio come “Archivio Amnesty International Perugia”. Tenendo conto di questa situazione le serie sono state individuate dallo studio dei flussi documentari tra i vari organi dell’organizzazione e richiamano le funzioni assegnate dagli statuti e dalle delibere degli organi e delle strutture nazionali. Si è quindi deciso di dividere e ordinare il materiale in base alla sua produzione da parte di questi organi per arrivare a quelli locali. Si è quindi evidenziato il materiale degli organi nazionale, poi quelli della Circoscrizione Umbria, poi quelli del gruppo Perugia 45 e infine quello indistinto tra i due organi. Anche se in presenza di una fusione tra le due sezioni dell’archivio, le serie così create evidenziano che non per tutta la documentazione i flussi documentari sono stati costanti. Tutto il materiale ad eccezione di quello informativo, audio e audiovisivo, all’interno delle singole serie/sottoserie, è stato diviso in ordine cronologico. Il materiale audio e audiovisivo è stato schedato seguendo l’ordine progressivo del Centro di documentazione della Circoscrizione Umbria. L’archivio è costituito complessivamente da 389 unità condizionate in 36 buste e 2 scatole ed ha estremi cronologici 1979-2021.
Redazione e revisione:
Andrea Maori, 17/08/2024, redazione