SAN - Strumenti di ricerca online

Archivio degli Istituti riuniti di beneficenza - IRB di Arcevia

  • Complesso di fondi
  • Estremi cronologici: 1597 - 1986
  • Consistenza: 1298 regg., 3978 ff., 403 quint., 77 quad., 17 pacchi, 4 framm. di reg., per un totale di 329 bb.
  • Storia archivistica:
    L'Archivio degli Istituti riuniti di beneficenza di Arcevia conserva i documenti delle istituzioni assistenziali cittadine, compresi cronologicamente tra il 1597 e il 1986.
    Si compone di 1298 regg., 3978 ff., 403 quint., 77 quad., 17 pacchi, 4 framm. di reg., per un totale di 329 bb., custoditi nel "Deposito sala C" del Centro Culturale "San Francesco" di Arcevia.
    Il fondo archivistico era depositato negli anni '90 del secolo scorso in alcune stanze al primo piano dell'edificio dell'ex monastero di S. Agata. Nel 1997 fu chiesto dal comune alla cooperativa Eidos di Arcevia sotto la supervisione del prof. Virginio Villani di procedere alla ricognizione di questo materiale ai fini di una sistemazione più idonea alla sua conservazione. Il fondo venne rinvenuto in stato di abbandono. Il materiale proveniente dall'archivio dell'Ospedale in parte era stipato disordinatamente all'interno di alcuni armadi di legno, per lo più in cartelle di fortuna, solo in qualche caso provviste di indicazioni sommarie del contenuto; in parte, nel caso dei registri contabili, era ammucchiato in pile sul pavimento a ridosso del muro. Il materiale più antico appartenente alla soppressa Congregazione di Carità era quasi tutto accatastato disordinatamente sul pavimento e solo in parte raccolto in cartelle o in fascicoli. In quella occasione si provvide ad una riorganizzazione sommaria, cercando di raggruppare fascicoli e carte sciolte secondo il contenuto in cartelle o scatoloni e collocando i volumi su tavoli o sostegni di fortuna per evitare che fossero danneggiati dall'umidità.
    Nel 2000 l'edificio fu interessato da lavori di ristrutturazione, che resero necessario il trasferimento del materiale al piano terra. L'operazione fu eseguita senza molta cura e al momento del definitivo trasferimento nel 2004 nella nuova e odierna sede il materiale venne trovato nuovamente in uno stato di grande disordine.
    All'inizio di questo intervento iniziato nel maggio 2006 parte dei documenti si trovava collocata su scaffalature metalliche nel "deposito sala C" del centro culturale San Francesco, parte entro sette scatoloni considerato materiale di scarto posto nella "Vecchia biblioteca" di Arcevia. Le carte sciolte e i fascicoli trovati negli scatoloni totalmente in stato di disordine sono stati trasferiti al Centro culturale nell'ultimo periodo di lavoro e di essi è stato fatto un elenco a parte. Il materiale collocato sulle scaffalature consisteva in 98 buste di carte non fascicolate, condizionate nel 1997; in 118 buste originarie composte da carte fascicolate; 15 volumi riguardanti le Confraternite; 301 registri tra protocolli e mastri; 762 registri di conti consuntivi, bilanci preventivi.
    E' apparso innanzitutto evidente come vi fossero conservate carte appartenenti a soggetti produttori diversi in relazione tra loro. Un primo intervento di riordinamento è stato quello di attribuire carte e registri al proprio soggetto produttore; mentre il secondo intervento ha presentato maggiori difficoltà in quanto è consistito nella ricostruzione dei fascicoli dei carteggi amministrativi.
    Sulla base della classificazione presente sulle carte, il carteggio della Congregazione di carità non ha creato troppe difficoltà poiché le carte sono state rinvenute classificate e per lo più fascicolate, così come le carte dell'E.C.A., mentre per il carteggio dell'I.R.B. è stato possibile riordinare le carte solo cronologicamente poiché totalmente prive di classificazione.
    Nessun particolare problema hanno presentato i vari registri, sebbene qualche difficoltà a volte è scaturita nella attribuzione del soggetto produttore di appartenenza per la mancanza di riferimenti.
    La schedatura informatizzata per mezzo del software "Sesamo. 1" ha permesso di ben definire i fondi prodotti dai diversi soggetti e i subfondi all'interno dei fondi stessi; di delineare le serie e le sottoserie di ciascuno fondo; di descrivere le unità archivistiche componenti le serie.
    L'Archivio degli Istituti riuniti di beneficenza risulta pertanto un superfondo, poiché risulta composto da:
    1. Istituti riuniti di beneficenza (1936 - 1986)
    2. Ente comunale di assistenza (1936 - 1940)
    3. Congregazione di carità post unitaria (1861 - 1938)
    4. Congregazione di carità napoleonica (1807 - 1815)
    5. Scuola pia delle Fanciulle (1781 - 1860)
    6. Ospedale (1597 - 1876)
    7. Oratorio dei nobili (1898 - 1905)
    L'ordine dei fondi rispecchia l'Archivio nella sua conformazione finale: inizia dalla documentazione più recente e termina con i documenti più antichi sui quali si basa la genesi del sistema assistenziale arceviese.
    Con la denominazione di "Istituti Riuniti di Beneficenza" vengono individuate, a partire dal 1939, le tre istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza arceviesi - Ospedale civile "Umberto I", Orfanotrofio femminile "Pagni" e l'Asilo di Mendicità "Umberto I" - che, ai sensi dell'art. 8 della Legge 3 giugno 1937, con r. d. 19 maggio 1939, venivano decentrate dall'ECA ed affidate ad un'unica amministrazione chiamata "Istituti Riuniti di Beneficenza".
    Dal 1967 sotto la denominazione di "Istituti Riuniti di Beneficenza" risultano invece le opere pie Asilo di Mendicità "Umberto I" e Scuola pia delle Fanciulle - Orfanotrofio Femminile "Pagni-Trevisan", poiché l'Ospedale si distaccava.
    L'Ente comunale di assistenza arceviese, istituito con la L. 3 luglio 1937 n. 847, concentrava l'opera pia Ospedale, la Scuola pia delle fanciulle e l'Asilo di mendicità; la concentrazione implicava la dipendenza amministrativa dall'Ente e il mantenimento della personalità giuridica di ciascuna opera pia.
    La Congregazione di carità di Arcevia riuniva le opere pie preunitarie Ospedale, Scuola pia delle fanciulle, Ricovero di mendicità, Poveri di Palazzo, Monti frumentari di Nidastore, Loretello, San Pietro, Palazzo, Castiglioni, Avacelli, Caudino e Costa; Legati pii Mostarda e Ravagli; Monte di pietà; istituzioni dotalizie Salvucci, Zitelle povere di Castiglioni e Bernardino di Pietro di Piticchio, Scuola di calzoleria. Il 5 settembre 1896 furono proposti provvedimenti di raggruppamento e concentramento delle Opere pie amministrate allo scopo di migliorare le prestazioni assistenziali.
    In seguito al r. d. del 28 dicembre 1913, che sanciva la concentrazione dei patrimoni delle Confraternite di Arcevia e dei castelli in favore dell'Ospedale, la Congregazione acquisiva i documenti relativi a diverse Confraternite, probabilmente per fini amministrativi e contabili.
    La Scuola pia delle Fanciulle, l'Ospedale, l'Oratorio dei Nobili rappresentavano per Arcevia quelle istituzioni preunitarie costituitesi con donazioni e lasciti volontaristici di privati, aventi statuti e regolamenti propri, le quali furono concentrate nella Congregazione di carità, ferma restando la loro personalità giuridica e la individualità dei loro patrimoni.
    L'inventario riporta per ciascun fondo (laddove è stato possibile) una breve storia archivistica, per ogni serie una breve introduzione e la descrizione delle singole unità (fascicoli, registri). Le unità presentano il riferimento alla serie, il titolo, gli estremi cronologici, il contenuto, la segnatura, la tipologia (fascicolo, filza, registro, carte sciolte) e il condizionamento (busta).


  • Contenuto:
    L'archivio degli Istituti riuniti di beneficenza di Arcevia è un complesso di fondi: che comprende, oltre ai documenti dell'IRB (1936 - 1986), i seguenti fondi: Ente comunale di assistenza (1936 - 1940), Congregazione di carità post unitaria (1861 - 1938), Congregazione di carità di età napoleonica (1807 - 1815), Scuola pia delle fanciulle (1781 - 1860), Ospedale (1597 - 1876), Oratorio dei nobili (1898 - 1905).
  • Note:
    L'archivio si compone di 328 buste contenenti:

    3978 ff. (1998 ff.e 1980 sottoff.) - 379 quinterni - 77 quaderni - 17 pacchi - 4 framm. di registri - 1297 registri (quest'ultimi non sono tuti condizionati nelle buste).
  • Redazione e revisione:
    Ciccotti Simona, 30/11/2007, riordinamento ed inventariazione / Palma Maria, 18/11/2013, Supervisione / Papi Tatiana, 18/11/2013, Revisione