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Acciai speciali Terni spa

  • Sub-fondo / sezione
  • Storia archivistica:
    L'archivio storico dell'acciaierie di Terni, di natura privata, fu dichiarato dalla Soprintendenza archivistica per l'Umbria di particolare interesse storico una prima volta il 17 novembre 1984; tale dichiarazione è stata integrata con una ulteriore e più precisa notifica il 7 novembre 2008. Gli obblighi alla conservazione sono regolati dal DL n. 490 del 29 ottobre 1999.
    L'archivio è attualmente collocato presso i locali di un padiglione indipendente all'interno del complesso aziendale di viale B. Brin, appositamente predisposti e recentemente ristrutturati in ottemperanza alle norme vigenti in materia. L'ambiente è costituito da un'ampia sala consultazione con accesso internet e piccola biblioteca specializzata, un ufficio e un deposito per i documenti, arredato con scaffalature a binario; dispone inoltre di computer, servizi fax, fotocopiatura e scansione documenti. I locali ospitano anche parte dell'archivio fotografico, parzialmente riordinato, costituito da almeno 100.000 unità tra fotografie, negativi su lastre di vetro e su pellicola, diapositive.
    Prima dell'attuale intervento, la documentazione era conservata parte presso tre stanze adiacenti l'auditorium aziendale, parte presso il locale affiancato alla mensa dei dipendenti ove ha sede anche l'archivio di deposito e in un capannone all'interno degli stabilimenti (nei pressi dell'ufficio postale).
    Nel corso degli anni non sono mai stati effettuati lavori di riordino ed inventariazione della documentazione nel suo complesso, ma parziali interventi volti alla realizzazione di elenchi di consistenza di parte degli atti che però, al momento della compilazione, non rispecchiavano più la realtà della situazione, perché basati soprattutto su rubriche e prontuari delle pratiche predisposti dai singoli uffici al momento della loro istruzione (vedi infra, "metodologia di intervento" e introduzione alla serie "Pratiche Legali").
    L'archivio ha subito, nel tempo, dispersioni dovute sia a cause esterne che interne; nel corso degli eventi bellici, una delle preoccupazioni della Direzione generale fu quella di salvaguardare il patrimonio documentario, soprattutto quello costituito dai libri sociali, progetti tecnici, brevetti, documenti inerenti alle proprietà immobiliari ecc.; nonostante le difficoltà dovute anche agli spostamenti di sede, gli attacchi aerei, i mitragliamenti e i conseguenti incendi subiti dagli uffici di Genova, Sestri Levante e Santa Margherita Ligure, molti dei documenti più importanti furono salvaguardati. Alcuni appunti sul carteggio del periodo, informano della distruzione di alcuni originali a causa di incendi.
    In una nota del 20 settembre 1956 (vedi b. 3 Ordini di servizio, fasc. "Circolari di istruzione"), il responsabile della tenuta degli archivi propose al Presidente una soluzione volta a risolvere il problema degli spazi destinati alla conservazione dei documenti; in sintesi, fatte le debite considerazioni sulle normative in vigore e tenuto conto che comunque la legge non prevedeva sanzioni in caso di inottemperanza (prevedendo inoltre la possibilità per le aziende di rinunciare ad offrire prove di affari intecorsi), si proponeva di conservare i "libri bollati per anni 10", "corrispondenza normale, ordini e fatture per anni 5", "pratiche aventi continuità attuale o un importante interesse per il futuro a tempo indeterminato". Una nota a matita a fondo pagina "Sta bene" e un ordine interno dell'Amministrazione in data 11 ottobre, inviato alla Direzione ed ai servizi, accoglie la proposta fatta, aggiungendo ulteriori disposizioni. Di seguito si riporta parte del testo allo scopo di chiarire, per quanto possibile, le lacune documentarie legate soprattutto alla corrispondenza: "In via di massima le pratiche di eccezionale interesse e quelle di carattere di particolare riservatezza dovranno essere inviate alla Segreteria Generale per la loro conservazione nell'Archivio Atti Originali. Stabilito il materiale da custodire, l'amministrazione ha disposto che presso gli uffici siano tenute solo le scritture e le pratiche relative all'anno in corso; che nell'archivio di Roma siano conservati i registri e le pratiche esaurite, per la durata di un triennio; che gli altri registri e pratiche, fino alle scadenze massime indicate, siano inviate a Terni e ivi collocate in scaffalature; i fascicoli devono essere collocati ordinatamente [omissis]. Alla fine di ciascun anno l'economato invierà al macero i registri e le pratiche che abbiano avuto una giacenza di 5 o 10 anni, mentre Roma invierà a Terni le pratiche che abbiano compiuto i 3 anni di giacenza [omissis], le pratiche più antiche, attualmente contenute in sacchi depositati presso l'economato, saranno gradualmente inviate al macero dopo un esame da parte di un rappresentante delle singole direzioni".
    In seguito a tali disposizioni, il servizio di contabilità generale chiese delle eccezioni, fortunatamente accolte, circa la tenuta dei libri giornale generali, giornali intermedi, schede contabili (per i quali venne proposta la conservazione a tempo indeterminato), giornali sezionali, mandati, reversali e loro allegati (10 anni) e copie delle fatture attive in quanto spesso richieste dalla polizia tributaria (5 anni).
    Le conseguenze negative dell'ordine di servizio del 1956 si protrassero anche in seguito poiché, per disguidi dovuti a trasferimenti da un archivio all'altro e la poca comunicazione tra uffici di città diverse, pratiche dell'ufficio fiscale provenienti da Roma (14 pacchi) e inviate all'archivio generale di Terni, furono erroneamente destinate al macero in quanto "fu constatato che il contenuto si riferiva a pratiche vecchie". L'inconveniente fu grave perché nel 1959 il servizio contabile, trattandosi di pratiche relative a bilanci fiscali, non riuscì a ricostruire il valore degli impianti, che la società aveva indicato in ricorsi contro gli accertamenti fiscali per gli anni 1942 - 1945.
    Molti disegni, progetti e lucidi originali vennero inoltre distrutti tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60 come risulta dalle note scritte sulle pagine dei 18 registri contenuti nella sottosottoserie "Rubriche disegni ufficio tecnico.
    Una parte dell'archivio storico societario (dalle origini fino al 1942), fu depositato presso l'Archivio di Stato di Terni in seguito ad una convenzione stipulata dalle parti il 26 maggio 1967 ed approvata dal Ministero dell'Interno il 23 giugno dello stesso anno. Tra la documentazione depositata si segnalano i registri dei verbali del Consiglio di Amministrazione, registri dei verbali delle delibere dell'Assemblea dei soci azionisti e dei Sindaci, atti relativi al personale, agli alloggi sociali, ai contratti e forniture: una parte del materiale documentario contenuto nelle buste faceva parte dell'archivio della Società Carburo di Calcio e della Società Cassian Bon.
    Dopo la fase di depolverizzazione prevista dal progetto generale, da parte di una ditta specializzata incaricata dalla Soprintendenza, la società Terni ha provveduto, con propri mezzi, al trasferimento della documentazione dall'archivio di deposito alla nuova sede dell'archivio storico; il coordinamento dell'operazione era affidato agli archivisti incaricati che, nel corso dei primi due mesi di lavoro, hanno provveduto all'identificazione del materiale documentario, che ammontava a ca. 6.000 unità, e ad una prima suddivisione di massima dei fondi
    Questo primo esame ha evidenziato la presenza di più fondi: il più corposo relativo alla Terni ed altri, di minor consistenza, aggregati (Cassa Mutua Aziendale, Cassa di Previdenza Aziendale e Archivio privato avv. Puglisi) e acquisiti nel tempo (47 piccoli archivi relativi a documentazione residuale di società consociate o partecipate soppresse o delle quali è stato ceduto il pacchetto azionario).
    Successivamente all'identificazione dell'ente produttore, si è passati all'analisi della struttura societaria della Terni, necessaria per procedere al riordino della documentazione.
    Poiché era evidente che nel tempo si è avuta un'alterazione parziale dell'ordine originario, a causa di riordinamenti e riorganizzazioni degli atti effettuati da personale interno posteriormente alla produzione delle carte, è stato necessario analizzare gli organigrammi rinvenuti tra il carteggio e le pratiche stesse, che spesso recano la sigla dell'ufficio di provenienza.
    Questa analisi ha evidenziato una struttura dei servizi molto articolata, che dal 1965 risulta ancora più frammentata all'interno di ogni direzione. Dal Direttore Generale dipendono quattro direzioni di sezione denominate Segreteria generale (AGE), Direzione centrale del personale e affari legali e fiscali (DAG), la Direzione centrale amministrativa (DIA), la Direzione centrale vendite (DIV), la Direzione centrale della produzione e di stabilimento (DIP); ognuna di queste è organizzata in servizi ed uffici con incarichi e competenze specifiche. Ogni ufficio è contrassegnato da una sigla di identificazione che ricorre spesso nel carteggio e nella corrispondenza interna, sia per quanto riguarda il mittente che il destinatario.
    La struttura del presente inventario rispecchia quindi quella societaria, desunta dalla documentazione conservata: cinque sezioni corrispondenti alle direzioni sopra menzionate, ognuna organizzata in serie ed eventuali sottoserie per la complessità dell'organizzazione degli uffici e per una migliore descrizione dei documenti ai fini della ricerca.
    La successione delle serie e relative sottoserie è stata stabilita sia secondo l'organigramma, sia in seguito all'analisi e peculiarità dei documenti.
    Per esemplificare, partendo dai vertici dell'organigramma aziendale che prevede l'ufficio della presidenza, quelli della direzione e dell'amministratore delegato (gli atti relativi a questi uffici non sono presenti nell'archivio), nell'archivio troviamo la documentazione degli organi sociali e degli organismi direttivi; seguono i documenti relativi alla segreteria, alla gestione dei beni patrimoniali e alle pubbliche relazioni; alle attività finanziarie; agli affari legali; alla gestione ed amministrazione del personale; alla gestione degli impianti tecnici; all'organizzazione e gestione degli impianti produttivi; alle attività di controllo; alle attività di progettazione, ricerca e documentazione (studi). In sintesi la documentazione degli archivi di imprese può essere ricompresa all'interno di quattro grandi raggruppamenti: le scritture societarie, la documentazione amministrativa, quella contabile e quella tecnica e progettuale.
    La documentazione della sezione Archivi acquisiti è riferibile a una serie di società di cui la Terni era consociata o partecipata e in generale pervenne alla Terni in copia, in virtù dello status di partecipata. In altri casi si può ipotizzare che gli atti vennero acquisiti dalla Terni al momento della chiusura delle società, ma non è stato rinvenuto alcun tipo di atto che chiarisca le modalità di acquisizione caso per caso.
    Per tutti gli archivi acquisiti, a fronte delle lacune che presentano ed essendo venuto meno l'ordine originario della documentazione, si è deciso di strutturare la successione delle serie allo stesso modo, tenendo conto principalmente degli organi sociali, delle attività societarie peculiari e della gestione contabile.
    Gli archivi aggregati individuati sono tre: Cassa Mutua Aziendale, Cassa di Previdenza Aziendale e Archivio privato dell'avv. Puglisi.
    Le carte dei primi due enti produttori sono state inserite nella presente sezione in quanto gli stessi avevano una propria connotazione giuridica, ma traevano la possibilità materiale di funzionamento e gestione, compreso lo spazio necessario alla conservazione della documentazione archivistica, dalle risorse della soc. Terni; erano infatti alcuni impiegati degli uffici societari ad espletarne le incombenze amministrative.
    La documentazione Puglisi è stata raccolta dallo stesso dirigente che, nel corso della carriera, ha rivestito ruoli anche in altri enti nell' interesse e come rappresentante della società Terni
    Per ogni fondo archivistico è stata redatta, nella scheda del complesso, una nota storico-istituzionale, e sono stati indicati i criteri di ordinamento e i dati essenziali riepilogativi; per ogni serie e sottoserie dei fondi, nella relativa scheda sono stati indicati la consistenza delle unità, gli estremi cronologici e una descrizione del contenuto. Per ciò che concerne i criteri di ordinamento, quando non specificati, si dovrà sempre intendere applicato quello dell'ordine cronologico.
    Le unità sono state disposte in successione cronologica e/o logica (come viene indicato nei criteri di ordinamento per ogni complesso), attribuendo a ciascuna un numero progressivo che parte da 1 per ogni serie (così come per sottoserie e sottosottoserie) ed un titolo, originale e virgolettato se presente, o desunto; seguono gli estremi cronologici generali e se necessario, ulteriormente specificati nello spazio della scheda dedicata al contenuto. Per quanto riguarda le buste, il contenuto è stato ordinato cronologicamente in uno o più fascicoli, numerati progressivamente; per ogni fascicolo è stata indicata la cronologia ed una descrizione delle carte che comprende. Dove presente, è stata segnalata la presenza di materiale a stampa e fotografico. Per alcune serie (Pratiche legali e Pratiche costruttivi) sono stati adottati criteri diversi, a causa della natura stessa delle pratiche (Cfr. introduzioni descrittive alle serie)
    Nel corso del lavoro sono state sostituite, qualora completamente deteriorate, le buste e le cartelline dei fascicoli; a conclusione dell'intervento è stata effettuata l'etichettatura delle unità.
    L'inventario che segue, al netto della eliminazione degli atti non più utili e di quelli riconducibili all'archivio di deposito, è costituito complessivamente da 3.425 unità per un periodo cronologico che va dal 1881 al 1973. In alcuni casi, a causa della natura degli atti e, nel caso specifico dei registri la cui utilizzazione si protraeva per anni, la cronologia arriva fino al 1992.
  • Contenuto:
    Dall'organigramma del 1/10/1967: Presidente --> Amministratore Delegato --> Direttore Generale.
    da DIG dipendono: la Segreteria generale (AGE), la Direzione centrale del personale e affari legali e fiscali (DAG), la Direzione centrale amministrativa (DIA), la Direzione centrale vendite (DIV), la Direzione centrale della produzione e di stabilimento (DIP) e il Servizio organizzazione --> Centro elettronico
  • Redazione e revisione:
    Pennoni Laura, 01/04/2012, Riordino, schedatura, inventariazione e scarto / Sabbatucci Valeria, 01/04/2012, Riordino, schedatura, inventariazione e scarto / Coronelli Vladimiro, 01/04/2012, riordino inventariazione schedatura e scarto / Carmi Cristiano, 01/04/2012, riordino inventariazione schedatura e scarto
  • Bibliografia:
    La Società degli Alti Forni Fonderie ed Acciaierie di Terni ed i suoi stabilimenti: monografia, Stab. Alterocca, Terni, 1898
    Società degli Alti Forni Fonderie ed Acciaierie di Terni e i Cantieri navali F.lli Orlando & C. di Livorno, N. Odero & C. - Genova (Foce), N. Odero fu A. & C. Sestri Ponente, Stabilimento Danesi, Roma, 1914
    Terni - Società per l'Industria e l'Elettricità. Anonima. Sede in Roma. 1884-1934, Genova, 1934
    Terni - Società per l'Industria e l'Elettricità, Dopolavoro, assistenza di fabbrica, assistenza sanitaria, Stab. Alterocca, Terni, 1937
    Terni - Società per l'Industria e l'Elettricità, Relazione sull'attività Tecnica - Amministrativa - Assistenziale degli Stabilimenti Sociali per conseguire il distintivo nazionale di Azienda Modello, Terni, 1941
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    Arconte Carla, Impiegate alla Società Terni. Lavoro e scritture di donne in un'acciaieria, Crace, Perugia, 2010