Il paese deve il suo nome alle origini greco-albanesi della comunità che ospita, i cui primi componenti raggiunsero questa parte della Calabria per sfuggire alle persecuzioni dei Turchi ottomani, che avevano invaso l'Albania nel XV secolo. Il paese crebbe originariamente attorno ad un nucleo che aveva come punto di riferimento il santuario della Madonna delle Grazie, espandendosi progressivamente verso l'alto della collina sulla quale sorge. Ulteriore impulso allo sviluppo del paese fu dato dalla costruzione, durante il periodo napoleonico, di quella che poi diventerà la Strada statale N. 19 "delle Calabrie"
Durante la sua storia nel periodo antecedente all'Unità d'Italia, molti spezzanesi si schierarono in favore dei Liberali, in contrapposizione agli abitanti dei paesi vicini prevalentemente filoborbonici, data anche la lunga tradizione feudale. Il paese è l'unico che, pur ospitando una minoranza etnica albanofona, ha cambiato il proprio rito religioso da bizantino-greco a latino, in seguito all'assassinio dell'allora arciprete don Nicola Basta, ortodosso, intorno alla metà dell'ottocento e alla sua sostituzione forzata, da parte dei principi Spinelli di Terranova da Sibari, con un prete di rito latino. La prima messa in latino fu tenuta il 4 marzo 1668 da Mons. Vincenzo Magnocavallo.