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Vincenzo Jerace

  • Serie
  • Estremi cronologici: 1926, mag. 30 - 1937
  • Consistenza: 4 Buste, 37 Fascicoli
  • Storia archivistica:
    Vincenzo Jerace, "scultore, pittore, zooplasta, decoratore, architetto, orafo e letterato - Cfr. Luigi Piatti in "Prima mostra regionale d'arte", Roma, 1926, p.5 - apparisce sempre un vittorioso animatore della materia che per lui non ha segreti" calabrese d'origine, era nato a Polistena (Reggio Calabria) il 5 aprile 1862; "figlio di Fortunato e Maria Rosa Morani e fratello di Francesco e Gaetano Jerace, rispettivamente scultore e pittore. Studiò nell'istituto di Belle Arti di Napoli. Espose per la prima volta alla Mostra Nazionale di Torino nel 1880. In seguito fu presente nelle principali esposizioni... Fu professore onorario nell'Istituto di Belle Arti di Napoli, socio corrispondente dell'Accademia di Brera, socio corrispondente della "Secessione" di Monaco di Baviera. Visse e operò a Roma, dove morì il 22 maggio 1947" (Raffaele De Grada, "Radiolarie. Vita e opera di Vincenzo Jerace", p. 6).
    Questa serie permette di avere un quadro ben preciso della "presenza" in Rossano dell'artista di Polistena e dei rapporti intercorsi con l'Ispettore delle Belle Arti Francesco Pisani - che si appalesano con la realizzazione del monumento ai caduti nella "Grande Guerra" e el busto marmoreo dell'Arcivescovo Mons. Giovanni Scotti.