Comune di Monte Santa Maria Tiberina, Monte Santa Maria Tiberina (Perugia), 1860 -
Ente
Estremi cronologici: 1860 -
Intestazioni:
Comune di Monte Santa Maria Tiberina, Monte Santa Maria Tiberina (Perugia), 1860 -
Altre denominazioni:
Comune di Monte Santa Maria Tiberina
Non ci sono notizie certe sulla data in cui il Comune di Monte Santa Maria Tiberina riacquistò la propria autonomia da Monterchi, probabilmente nel 1860, come lascerebbe pensare la documentazione conservata in archivio. Nel 1860 entrò, comunque, a far parte del Regno d'Italia, dopo il plebiscito di annessione, svoltosi in Toscana l'11 e il 12 marzo.
Nel 1870 il prefetto di Arezzo notificò al sindaco di Monte Santa Maria Tiberina di aver ricevuto un'istanza da parte di alcuni consiglieri e privati cittadini in cui si chiedeva il trasferimento della sede da Lippiano, dove si trovava da tempo, a Monte. Il sindaco, che in prima battuta si era rifiutato di accoglierla, fu poi sollecitato a far esprimere parere in proposito al consiglio comunale. Nella seduta del 21 aprile, 8 dei 13 consiglieri si espressero a favore del trasferimento, 5 contro. Nonostante ciò, il consiglio provinciale nella seduta del 25 ottobre successivo annullò tale votazione. Successivamente, nella seduta del 26 aprile 1874, la questione fu riesaminata deliberando di nuovo il trasferimento della sede; gli uffici furono trasferiti a Monte, suscitando però la reazione del delegato di pubblica sicurezza di Anghiari, per cui i Monteschi per evitare di incorrere in sanzioni riportarono gli uffici a Lippiano.
In data 26 dicembre 1876, le frazioni di Lippiano, Marzano e Prato presentarono, al Ministero dell'Interno un 'istanza in cui chiedevano di staccarsi dal Comune di Monte Santa Maria Tiberina e di essere annessi al Comune di Monterchi. D'altra parte l'accoglimento di tale istanza avrebbe significato lo smembramento del territorio del Comune e la sua conseguente soppressione, per cui durante la seduta del consiglio comunale del 4 maggio 1877, le frazioni decisero di ritirare definitivamente l'istanza di trasferimento e di rimanere entro la sede comunale di Monte Santa Maria Tiberina. L'antica diatriba tra Lippiano e Monte Santa Maria Tiberina, apparentemente sopita, tornò alla ribalta nel luglio 1914 quando, in occasione delle elezioni amministrative, il consiglio comunale risultò composto da un numero di membri residenti a Monte, maggiore rispetto ai consiglieri originari di Lippiano; così, nella seduta del 25 dicembre, la maggioranza deliberò ancora il trasferimento della sede comunale da Lippiano a Monte. Il consigliere di minoranza Bianchini, il 16 gennaio 1915, ricorse al prefetto il quale inviò il rag. Lazzerini che stilò una relazione che venne inviata al Ministero dell'Interno e al consiglio di Stato. Quest'ultimo, nella seduta del 16 aprile 1915, decise lo scioglimento del consiglio comunale affidandone l'amministrazione ad un commissario straordinario nella persona del dott. Paolo Giuffrida. Il mandato del commissario durò in tutto 14 mesi fino alle elezioni del 1916. Nonostante i ripetuti tentativi di trasferire la sede municipale a Monte questa restò a Lippiano, rimanendo la denominazione di Comune di Monte Santa Maria Tiberina.
Con regio decreto del 2 gennaio 1927, venne aumentato il numero delle province italiane e ne vennero riordinati i confini; il 31 marzo successivo un altro decreto legge stabilì in unico articolo: "Alla provincia di Perugia sono aggregati i comuni di Monte Santa Maria Tiberina e di Monterchi". A tale decreto seguirono innumerevoli proteste da parte delle comunità interessate, ma solo Monterchi, nel giugno del 1938, riuscì ad ottenere il suo reinserimento nella provincia di Arezzo.
Fu durante il secondo conflitto mondiale che, liberato per primo Monte Santa Maria Tiberina, il capo dei partigiani riuscì ad ottenere dal capo delle truppe liberatrici il decreto di trasferimento della sede comunale. Il 13 luglio 1944 venne organizzata una colonna di 18 carri agricoli che scese a Lippiano e prelevando la documentazione da tutti gli uffici ne determinò così definitivamente il trasferimento al Comune di Monte Santa Maria Tiberina.
Redazione e revisione:
Minaglia Andreina, 01/02/2003, ordinamento e inventariazione / Cardinali Cinzia, 01/02/2003, ordinamento e inventariazione