Storia archivistica: L’archivio di Elisabetta Campus è costituito dalla documentazione rintracciata presso la sua residenza negli scaffali e all’interno di un suo personal computer. Nel 2015 si è provveduto, grazie alla disponibilità degli eredi, al trasferimento del materiale riguardante l’attività pubblica con Amnesty International e le altre associazioni con le quali Campus ha tenuto intensi rapporti, presso la Biblioteca comunale di Perugia insieme all’archivio Amnesty International di Perugia. Con l’occasione è stato predisposto un elenco di consistenza del materiale allora costituito da 14 fascicoli, un dvd, opuscoli, periodici sparsi e album fotografici. L’archivio, insieme a quello di Amnesty International Perugia, è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Sovrintendenza Archivistica dell’Umbria e delle Marche con provvedimento del 14 gennaio 2016. Nel corso degli anni è stata depositata presso la Biblioteca comunale di San Matteo degli Armeni, da parte di attivisti di Amnesty International, altra documentazione dopo un lavoro di ricognizione presso l’abitazione di Campus. Questo ha consentito di iniziare un lavoro di individuazione del materiale e di un ordinamento che ha portato alla formazione di un complesso archivistico composto da 77 fascicoli e 2 contenitori conservati in 12 buste e da 2 contenitori contenenti periodici e opuscoli conservati in una busta. Nel fascicolo 75 è descritto materiale digitale – ampio e di notevole interesse – tra cui si segnala un Dvd con 2186 file e 262 cartelle. Nel 2015, durante la prima ricognizione del materiale, sono state effettuate irrilevanti modifiche alla denominazione di alcune cartelle contenenti questi oggetti digitali, correggendone solo alcune perché quasi tutte, nella loro divisione gerarchica e nel loro nome, risultano particolarmente efficaci per una consultazione Le unità archivistiche sono state ricostruite sulla base dell’attività di Elisabetta come dirigente locale e nazionale della sezione italiana di Amnesty International. Pur in presenza di fascicoli con pochi titoli originali, la maggior parte della documentazione presentava una divisione sostanziale nell’ambito del ruolo che l’attivista aveva all’interno dell’organizzazione. Ho provveduto quindi a creare serie archivistiche che riflettono la sua attività in base alle funzioni e compiti istituzionali. Tutto l’archivio è in italiano e in inglese.
Contenuto: Il fondo è costituito da 67 fascicoli, 10 album di fotografie e 2 contenitori di volantini e pieghevoli conservati in 12 buste e da 2 contenitori che raccolgono periodici e opuscoli conservati in una busta. Ha estremi cronologici che vanno dal 1986 al 2014 e si articola in 13 serie e, nel caso della serie 2, anche in sottoserie.