Comunità di Foce, Amelia (Terni), sec. XIII - 1816
Ente
Sede:
Amelia (Terni)
Estremi cronologici: sec. XIII - 1816
Intestazioni:
Comunità di Foce, Amelia (Terni), sec. XIII - 1816
Altre denominazioni:
Comunità di Foce
Dagli antichi documenti, Foce viene citato come "Castrum Focis" importante castello situato in posizione strategica sulla strada che da Amelia conduce a Narni.
Foce fu contesa per secoli tra questi due comuni. Al tempo di Federico II si sottrasse ad Amelia e passò con Narni. Alessandro IV la riportò con Amelia. Narni la riprese nel 1282 e la tenne come fortilizio contro Amelia. Nel 1332 Amelia assalì ed incendiò il Castello di Foce, che durante la discesa di Ludovico il Bavaro aveva parteggiato per Giovanni XXII e aveva dato ricetto al vescovo amerino Manno, fuggito dalla città divenuta ghibellina ed eretica. Sul finire del XIV secolo Foce appartenne al feudo del conte Andrea Cesi, cui era stato concesso da Bonifacio IX, ma poi si sottomise alla città di Todi. Nel 1434 gli Anziani di Amelia ne ordinarono la distruzione per le continue ribellioni.
Intorno alla metà del XIV secolo il Castello poté dotarsi di uno statuto proprio (conservato nell'archivio storico comunale di Amelia) e, in seguito, fu sotto la giurisdizione di Amelia e condivise con essa tutte le vicende politiche.
Nel 1816, a seguito del motu proprio di papa Pio VII del 6 luglio sull'organizzazione dell'amministrazione pubblica, il territorio di Foce venne inglobato in quello di Amelia.
Attualmente è frazione del Comune di Amelia