Altre indicazioni cronologiche:
1620 - 1862 [ Antecedenti ]
Consistenza:
965
Storia archivistica: Da una ricerca effettuata nell'archivio della Sovrintendenza archivistica per l'Umbria è stato possibile ricostruire la storia dell'archivio storico di Cerreto di Spoleto dal 1965 ad oggi.
Infatti analizzando le relazioni relative alle visite ispettive fatte dai sovrintendenti o dai loro collaboratori nel suddetto archivio nel corso degli anni si sono potuti ricavare dati inerenti alle sedi che ospitarono l'archivio, al materiale documentario in esso contenuto e al suo stato di conservazione (1).
Di fatto l'archivio storico comunale di Cerreto di Spoleto è stato inizialmente conservato in un locale del palazzo comunale (1965) dove rimase fino all' anno 1980. Nel 1983 l'archivio storico risulta trasferito in un locale dell'ex oratorio della chiesa di S. Giacomo. Qui rimase fino al 1996 quando venne trasferito presso la sede del CEDRAV situata nella scuola elementare; da qui, infine, nel 1997 venne trasferito in un locale idoneo presso la ristrutturata sede del CEDRAV nel complesso di S. Giacomo.
Dalla visita ispettiva effettuata da S. Nessi il 27 - 28 dicembre 1965, risulta che l'archivio storico comunale era stato trasferito, in modo caotico, insieme all'archivio di deposito in un unico locale del nuovo palazzo comunale. Sempre nella stessa relazione è scritto che, in base a quanto sostiene il segretario comunale, nel 1949 sarebbe stato effettuato uno scarto abusivo per iniziativa dell'allora sindaco che mandò al macero molto materiale dal 1860 agli anni dell'immediato dopoguerra. Inoltre la gente del paese sosteneva che nel ventennio 1920 - 1940 la documentazione d'archivio "era stata fatta oggetto di numerose manomissioni tra i documenti più antichi". Il segretario comunale riferiva, inoltre, che molta documentazione inerente Ponte (nell'antichità comunità autonoma e allo stato attuale frazione di Cerreto di Spoleto) era in mano della famiglia Giannini e del parroco di Ponte. Il segretario infine garantiva che l'amministrazione prevedeva la costituzione della Separata sezione di archivio nel corso dell'anno 1966, come previsto dal D.P.R. 30 settembre 1963, n.1409.
Dalla visita effettuata da G. Contini il 5 aprile 1973 risulta che l'archivio si trova ancora nel nuovo edificio comunale, ma dislocato in due vani. Inoltre lo scrivente dichiara che è stata scoperta negli scantinati del vecchio palazzo comunale, una cassa piena di materiale archivistico cartaceo appartenente alle comunità di Cerreto, Agliano ed Acera: si tratta di corrispondenza dei secoli XVII - XIX.
In seguito al terremoto del 9 ottobre 1979 verrà effettuata una visita ispettiva dal dott. F. Guarino che nella sua relazione ci descrive l'archivio conservato in pessime condizioni in una stanza dell'edificio comunale, vano utilizzato anche come magazzino. Il materiale (catasti, registri parrocchiali della popolazione, consigli e riformanze, atti diversi e lettere del sec. XVIII) era accatastato in terra e su scaffalature lignee. A causa del terremoto l'amministrazione decise di sgombrare l'edificio comunale, con la promessa, se il palazzo fosse risultato stabile, di lasciare in loco l'archivio per evitare eventuali dispersioni in sede di trasloco.
Nella relazione stilata in data 23 agosto 1980 da F. Guarino e M. Squadroni, si dice che l'archivio è ancora conservato al piano terra del Palazzo comunale, ma che si vuole trasferire la documentazione in idonei locali del ristrutturato oratorio della chiesa di S. Giacomo.
Infatti nella visita ispettiva effettuata da F. Guarino e M. Squadroni il 27 ottobre 1983 si dice che la parte più antica dell'archivio storico è accuratamente sistemata in un locale dell'ex oratorio della chiesa di S. Giacomo adibita a centro culturale.
Dalla relazione di M. Squadroni del 9 luglio 1996 si sa che l'archivio storico era costituito da documentazione fino all'anno 1946: pergamene del fondo diplomatico, statuto, e documentazione fino al 1946. Tale documentazione dovrà essere trasferita, dalla vecchia sede nell'ex monastero di S. Giacomo, presso la sede CEDRAV situata nella scuola elementare dove rimarrà fino al 1997, come si evince dalla relazioni di F. Trevisan del 10 luglio 1997.
Nel 1997 l'archivio storico viene trasferito in un locale della sede del CEDRAV, dove ancora oggi è conservato, nel ristrutturato convento di S. Giacomo.
In questo archivio una schedatura di base era stata effettuata intorno al 1985 dalla Cooperativa Sellanese che ne aveva ricavato un elenco di consistenza. Successivamente, in fase di avvio del SAV (giugno 1996), è intervenuto un operatore della Comunità Montana della Valnerina che ha svolto attività di inventariazione limitatamente alla documentazione contenuta nella serie Carteggio Amministrativo postunitario, intervento che, in concomitanza del sismsa del 26 settembre 1997 ha subito una lunga sospensione.
Le operatrici Gubbiotti e Silvi Antonini hanno lavorato nel periodo compreso tra l'autunno 1998 e l'estate 1999, ossia in una fase pressochè finale del SAV che ha avuto termine il 31 luglio 1999. In particolare, nella parte iniziale di questo intervento, è stata effettuata una prima e necessaria operazione di recupero dei documenti di pertinenza dell'archivio storico che erano ammassati, insieme a quelli dell'archivio di deposito, in un locale seminterrato della residenza municipale alquanto umido ed del tutto inidoneo alla conservazione di materiale cartaceo. In seguito si è proceduto al completamento, anche informatizzato, del riordinamento ed inventariazione di tutto il restante materiale dell'archivio tranne che per la documentazione dell'Eca già Congregazione di Carità di cui si sono invece occupati funzionari della Soprintendenza Archivistica.
In generale la documentazione si trova in un discreto stato di conservazione, eccezion fatta per alcune unità del preunitario per le quali si ritiene opportuno attuare una operazione di restauro .
Anche nel caso di questo archivio, come per tutti quelli che sono stati oggetto dell'intervento SAV, si auspica l'attuazione di quella attività ordinaria di controllo e gestione dell'archivio storico, che lo stesso progetto SAV prevedeva, allo scopo di salvaguardare la documentazione dall'incuria del tempo e dagli incauti e talvolta dannosi interventi di non addetti ai lavori.
1. Cfr.: ARCHIVIO SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L'UMBRIA, Carteggio amministrativo, Cerreto di Spoleto, Relazioni; VIII.3.21
Contenuto: Il fondo del comune di Cerreto di Spoleto è composto da 965 unità archivistiche, articolate in 895 registri, 62 buste e 8 mappe, cronologicamente comprese tra il 1860 ed il 1965.
Si fa presente che la maggior parte della documentazione del fondo analizzata parte dal 1860 e si ferma al 1955 tranne alcuni precedenti relativi ai registri parrochiali della popolazione che partano dal 1620 ed a un estremo remoto 1965 per un registro anagrafico.
Criteri di ordinamento:
L'inventariazione è stata realizzata secondo i canoni classici della dottrina archivistica unitamente ad un lavoro di sostituzione delle camicie e delle buste nei casi in cui se ne è verificata l'esigenza.
Il fondo è strutturato in 19 serie e 51 sottoserie, all'interno delle quali gli atti sono ordinati cronologicamente. La documentazione è stata numerata a serie aperte in quanto l'Ente produttore è ancora operativo.
Le serie sono disposte con criterio logico, che pone inizialmente gli atti relativi all'amministrazione generale, cui segue documentazione di carattere finanziario; gli atti sono descritti da schede che, per ogni unità documentaria, ne riassumono le caratteristiche essenziali per la loro comprensione ed individuazione.
Trattandosi di un fondo aperto è stata adottata una numerazione progressiva per ogni serie e sottoserie;
Redazione e revisione:
Gubbiotti Luana, 31/07/1999, riordinamento ed inventariazione / Silvi Antonini Daniela , 31/07/1999, riordinamento ed inventariazione