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Aggregazione dell'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento di Roma

  • Ente
  • Intestazioni:
    Aggregazione dell'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento di Roma
  • Altre denominazioni: Aggregazione dell'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento
  • Le confraternite erano erette per l'esercizio di opere di pietà e di carità (1) con una regolare organizzazione e avevano per scopo anche l'incremento del culto pubblico. Venivano istituite nelle chiese per mezzo di un formale decreto dell'autorità ecclesiastica e potevano essere modificate o soppresse solo da questa. Erano dotate di uno statuto, un titolo, un nome, abiti speciali per i confratelli e insegne che venivano portate quando la confraternita si presentava come corporazione. Le confraternite intitolate al Sacramento vennero istituite a partire dal secolo XV. Con il Concilio di Trento le confraternite vennero poste sotto la giurisdizione della Chiesa e sottoposte a visita vescovile. In seguito a motivazioni giurisdizionali alcune di esse furono poste sotto la sorveglianza del potere civile a causa del fine a cui erano preordinate (beneficenza), o perchè sprovviste di erezione canonica (enti laicali). Le legislazioni civili le hanno sottoposte a limiti e a freni considerandole o come associazioni dei fedeli a scopo religioso, o come pubbliche istituzioni di beneficenza e assistenza. Dato il loro duplice scopo queste furono soggette al diritto della Chiesa e a quello dello Stato. Le confraternite esistenti come enti morali furono poste sotto il potere civile con legge del 15 agosto 1867 n. 5, art.1. Esse potevano essere istituzioni di pubblica beneficenza e assistenza o erano a queste equiparate. A seguito del concordato tra l'Italia e la Santa Sede dell'11 febbraio 1929 reso esecutivo con legge 27 maggio 1929 si dispose che le confraternite aventi scopo esclusivo o prevalente di culto dipendessero dall'autorità ecclesiastica per quanto riguarda il funzionamento e l'amministrazione (art. 29, lett.c). Le confraternite non aventi scopo esclusivo o prevalente di culto rimanevano sotto la giurisdizione dello Stato, ad eccezione della parte riguardante gli scopi di culto.
    Dalle confraternite si distinguono le arciconfraternite che hanno il diritto di aggregarsi altre associazioni della stessa specie. Per l'aggregazione occorre un indulto pontificio con comunicazione di tutte le indulgenze dei privilegi. Solo la Santa Sede può trasferire da un luogo all'altro una arciconfraternita e conferire il titolo, anche puramente onorifico, di arciconfraternita (2).
    La confraternita intitolata al Santissimo Sacramento è una confraternita tipicamente tridentina. Venne fondata dal domenicano Tommaso Stella in Santa Maria sopra Minerva intorno al 1540, venti anni dopo si è ramificò nelle parrocchie romane, superando i quattromila associati ( su una popolazione di ottantamila abitanti) (3).


    1) Le confraternite si occupavano degli orfani, dei vecchi, dei poveri ignoranti, delle nubili, dell'istruzione elementare e catechistica dei ceti popolari, della realtà carceraria.
    2) ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA TRECCANI, "Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti", Istituto poligrafico dello Stato, Roma, 1949, vol.IX, pp. 125-126.
    3) "Dizionario storico del papato", diretto da Philippe Levillain, Bompiani, 1996, vol. I, p. 420.
  • Redazione e revisione:
    Cambiotti Simona, 15/06/1996, ordinamento ed inventariazione