Comune (ab. 1975) della provincia di Catanzaro (oggi di Vibo Valentia), composto da Zambrone (1001) e dalle frazioni Daffinà (366), Daffinacello (185) e S. Giovani (423), con popolazione in Zambrone (597), Madama (165) e case sparse (ab. 239); Daffinà (366); Daffinacello (185); S. Giovanni (423). Vi si trova la località disabitata di Pizzo Corvo.
Il territorio - Kmq. 14.36 - confina con quelli dei Comuni di Briatico, Parghelia, Zaccanopoli, e con il mar Tirreno, nelle pendici settentrionali del rilievo del monte Poro. L'abitato è sul solco inciso dalla fiumara Potame. E' a 222 metri di altezza sul livello del mare; ad 82 Km da Catanzaro, cui è collegato per una strada provinciale che s'innesta alla Statale 18. Verso il 1310 essendo stata ordinata da Re Roberto d'Angiò la distruzione di Aramoni e la dispersione degli abitanti, un gruppo di questi andò ad edificarsi modeste case in località San Giovannello. In epoca successiva, per sfuggire alla minaccia delle incursioni dei pirati, San Giovannello fu abbandonato e gli abitanti andarono a sistemarsi altrove, nel luogo dell'attuale Zambrone. Casale di Tropea, ne seguì le vicende. Fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1905. I francesi, per la legge 19 gennaio 1807, ne facevano un Luogo, ossia Università, nel cosidetto Governo di Parghelia. Nel riordino disposto per decreto 4 maggio 1811, istitutivo dei Comuni, Zambrone venne incluso tra questi, gli furono assegnate le frazioni, o villaggi, di San Giovani, Daffinà e Daffinacello, e posto nel Circondario di Briatico. Ma con la nuova sistemazione amministrativa della regione, disposta per legge del Borbone 1 maggio 1816, unitamente alle frazioni veniva trasferito nel Circondario di Tropea. La Chiesa Parrocchiale, dopo i tanti ritocchi, si presenta come opera ottocentesca. Produzioni principali del territorio di Zambrone sono grano, mais, cipolle, olive, arachidi e, da qualche tempo, i fiori. Il patrimonio zootecnico è costituito soprattutto da ovini. Sviluppata l'emigrazione. In passato vi si allevava il baco da seta. E' in Diocesi di Tropea. La Parrocchia è intitolata a San Carlo Borromeo. Il Patrono, San Carlo, viene festeggiato nella giornata del 4 novembre. Vi era stata una Confraternita laicale intitolata all'Immacolata Concezione. Gli abitanti sono detti zambronesi.